Dopo l’appuntamento di alta formazione con la Italy – America Chamber of Commerce di NY, presidente Alberto Milani, in Spagna con il Premio Tiepolo della Camera italiana in Spagna, presidente Marco Pizzi, il terzo appuntamento, a pochi mesi dalla elezione a presidente di assocamerestro, vede il presidente Mario Pozza porgere i suoi saluti in occasione della celebrazione dei 20 anni di attività della Camera di Commercio Italo-Serba.
“Mi complimento con il presidente Annino De Venezia per i 20 anni di attività della Camera di Commercio Italo-Serba e per aver accresciuto – evidenzia Mario Pozza – l’influenza del sistema camerale all’estero, divenendo anche in questi momenti di tensione, un presidio camerale importante che offre l’opportunità di vedere come rafforzare ed approfondire le nostre relazioni bilaterali, per monitorare i sentiment degli imprenditori e per sviluppare collaborazioni e progettualità condivise per il sostegno all’export delle imprese italiane. Nella mia veste di presidente della Camera di Commercio di Treviso – Belluno e di Unioncamere Veneto evidenzio l’importanza dei Balcani nella mappa delle relazioni istituzionali ed economiche per il nord-est d’Italia”.
“I vent’anni di vita della Camera di Commercio Italo-Serba attestano l’importanza che Assocamerestero riversa in questa regione balcanica – comunica il presidente Annino De Venezia -. I nostri Associati hanno trovato nella Camera di Commercio Italo-Serba un solido punto di riferimento per ogni esigenza legata al proprio business. Nell’arco dell’ultimo anno abbiamo registrato una crescita del 22% di nuovi Soci. La piena collaborazione di CCIS nel Sistema Italia in Serbia ci rende attori protagonisti di un cambiamento positivo”.
Ha salutato i 20 anni della Camera italo – Serba l’Ambasciatore d’Italia, Sua Eccellenza, Luca Gori, che ha espresso le sue congratulazioni e saluti in modo virtuale, enfatizzando come i governi di entrambi i Paesi intendano accrescere lo scambio economico per l’anno a venire.
Durante le celebrazioni è stato conferito alla Camera di Commercio il premio per l’istituzione serba per l’impegno a rendere la Serbia un paese riconoscibile per l’economia di mercato, con opportunità di investimento, frontiere aperte e pronto ad unirsi alle tendenze europee in modo competitivo.
Nel 2021 il peso complessivo dell’Export verso la Serbia è dello 0.5% sul totale delle esportazioni della provincia di Treviso. Le principali voce merceologiche nell’export verso la Serbia sono quelle dei prodotti tessili e abbigliamento (quasi 13 milioni di euro) e delle Calzature (quasi 11 milioni di euro). Seguono poi i macchinari (8,6 milioni di euro) e i mobili (7,7 milioni). La prima voce nelle importazioni è quella delle calzature, con un valore di oltre 42milioni di euro e che pesa per il 42,4% delle importazioni dalla Serbia
Per quanto riguarda Belluno, il peso dell’export verso la Serbia è dello 0.2%. La prima voce merceologica nelle esportazioni è l’occhialeria, con un valore di oltre 5,3 milioni euro, che pesa per il 54,4% del totale delle esportazioni bellunesi verso la Serbia. Per quanto riguarda le importazioni, quasi il 70% è rappresentato dai macchinari, con un valore di 3,4milioni di euro.
Per il Veneto la principale voce nelle esportazioni verso la Serbia è rappresentata dalla metallurgia, 92 milioni di euro e un peso del 21,1% sulle esportazioni verso la Serbia. Seguono Concia e lavorazioni pelli (68,8milioni di euro), Prodotti tessili e abbigliamento (quasi 60milioni di euro) e i Macchinari (54,8 milioni di euro). Oltre un terzo delle importazioni dalla Serbia riguarda i prodotti tessili e abbigliamento, con un valore di quasi 100 milioni di euro.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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