Sfuma il sogno di Treviso: è l’Aquila la Capitale Italiana della Cultura 2026. L’annuncio questa mattina a Roma nella Sala Spadolini del Ministero della Cultura in presenza del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano e del presidente della Giuria Davide Maria Desario.
L’Aquila, data per favorita, è stata scelta all’unanimità fra le dieci finaliste che erano Agnone (Isernia), Alba (Cuneo), Gaeta (Latina), Latina, Lucera (Foggia), Maratea (Potenza), Rimini, Unione dei Comuni Valdichiana Senese (Siena) e Treviso.
Commosso il sindaco Pierluigi Biondi che nel suo intervento dopo l’annuncio ha evidenziato l’importanza del riconoscimento per una città ferita dal sisma del 2009.
“È stato uno strepitoso viaggio” ha commentato Desario prima dell’apertura della busta, che assieme ai giurati ha valutato “al di là di logiche politiche” ha tenuto a precisare il presidente, i dossier delle finaliste. Dei progetti che hanno dato prova di “grande capacità manageriale, passione, professionalità e senso di squadra” per Desario che ha lanciato al ministro Sangiuliano la proposta di integrare il bando con un riconoscimento anche alle altre nove città.
“È vero che c’è un solo vincitore ma anche le altre città devono essere orgogliose di aver raggiunto la fase finale. I progetti meritano di essere portati avanti e di non andare dispersi con il sostegno del ministero affinché l’Italia del fare che guarda al Paese reale, possa crescere e migliorarsi a colpi di cultura”.
“Per me è un momento difficile: tutte queste città dovrebbero essere capitale della cultura – ha esordito il ministro Sangiuliano citando l’autore vicentino Guido Piovene “che nel suo libro Viaggio in Italia a me molto caro fa capire che ogni luogo d’Italia è unico e ha la sua storia”.
“La commissione ha fatto le sue valutazioni in maniera del tutto indipendente da me: alcuni membri li ho conosciuti questa mattina – ha precisato il ministro – Accolgo pienamente la proposta di Davide Maria Desario e adesso vedremo come recuperare le risorse per premiare tutte le città finaliste”.
Il prossimo anno, ha annunciato Sangiuliano, in parallelo ai bandi per la Capitale Italiana della Cultura e la Capitale Italiana del libro sarà attivato il bando di Capitale italiana dell’arte contemporanea, “a cui invito tutti i sindaci a partecipare”.
Prima dell’annuncio del vincitore sono intervenuti Matteo Ricci il sindaco di Pesaro, Capitale della Cultura 2024 e Francesco Miccichè, sindaco di Agrigento eletta Capitale per l’anno 2025.
“Noi c’è l’abbiamo messa tutta ha vinto l’Aquila a cui faccio i complimenti. Ci tengo a ringraziare tutti coloro che hanno contribuito all’elaborazione di questo dossier importante che per noi sarà comunque un punto di partenza perché vogliamo realizzare quanto scritto nel dossier e lo faremo tutti insieme come una grande comunità – così il sindaco di Treviso Mario Conte a Roma per la proclamazione assieme al direttore dei Musei Civici di Treviso Fabrizio Malachin – Adesso riprendo il treno, si torna a Treviso per mettersi a lavorare ai prossimi progetti. Viva Treviso e ci vediamo questa sera al processo alla Vecia” conclude il primo cittadino rinnovando l’appuntamento a questa sera alle 20.30 a Ponte Dante.
“Ci abbiamo creduto e abbiamo portato avanti questo progetto con tutte le forze che Treviso e il Veneto meritano. Non aver ottenuto il massimo podio in questa corsa, però, non nega la bontà delle sinergie messe in campo e di una progettualità che ha fatto selezionare la città tra le finaliste. Il lavoro fatto non si esaurisce perché sarà certamente volano per nuove prospettive e una sempre maggior valorizzazione del nostro territorio grazie al grande impulso di questa esperienza. Ringrazio il sindaco Conte per l’energia con cui ha portato avanti questo lavoro e tutti quelli che hanno collaborato, dimostrando visione del futuro, dedizione, preparazione e genialità” commenta il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia.
“Esprimo le mie congratulazione alla bella citta dell’Aquila – conclude Zaia -. Dal canto nostro abbiamo la consapevolezza di aver concorso con un vero scrigno, prezioso per il suo patrimonio storico artistico, il suo passato ed il suo presente: un cuore pulsante che oggi si esprime culturalmente con 11 musei, 10 biblioteche, 5 teatri, 60 grandi eventi tra cui 5 premi letterari. Una città in questo caso non vincente ma certamente sempre avvincente”.
(Foto: Comune di Treviso).
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