Santa Barbara, patrona dei Vigili del fuoco, si avvicina, e come di consueto è sinonimo di bilanci per il Comando provinciale di Treviso.
“Sono orgoglioso perchè domenica festeggerò Santa Barbara per la prima volta a Treviso come comandante provinciale – spiega Giuseppe Costa – in una città che prima di diventare comandante è stata la mia casa per 22 anni”.
Nonostante la carenza di personale, nella provincia sono aumentati rispetto al 2021 gli interventi che hanno vito impegnati i Vigili del Fuoco.
“Abbiamo a disposizione 328 persone, di cui 311 operativi e 17 amministrativi – continua il comandante – a questi vanno aggiunti i 51 volontari dei distaccamenti di Asolo e Gaiarine che ringrazio per il loro prezioso lavoro”.
La carenza riguarda tutte le varie tipologie del personale a disposizione dei Vigili del fuoco, con delle percentuali importanti però verso il personale qualificato ossia i capi squadra o i capi reparto. “Ne mancano 26 – precisa il comandante – e la situazione si aggraverà il prossimo anno, quando alcuni di loro andranno in pensione. Quello che ci fa piacere è che rispetto allo scorso anno sono entrate a far parte del nostro corpo anche tre donne. Ora la rappresentanza femminile è di quattro persone”.
Come detto, sono aumentati gli interventi che i Vigili del fuoco hanno compiuto rispetto allo scorso anno. Se nel 2021 venivano effettuati 14 interventi al giorno, quest’anno la media si è alzata a 18. “Gli interventi che facciamo maggiormente sono quelli relativi agli incendi – continua Costa – e poi agli incidenti stradali”.
Proprio incendi e incidenti sono le tipologie di intervento che hanno visto l’incremento maggiore rispetto all’anno scorso. Nel 2022 sono stati 1479 gli incendi e 949 gli incidenti che hanno richiesto la presenza dei Vigili del fuoco.
Costa si è poi soffermato su alcuni degli interventi di rilievo svolti dai pompieri della Marca e ha sottolineato come alcuni (quelli con la presenza di persone decedute) hanno segnato profondamente l’animo dei soccorritori. “Questo stato d’animo lo portiamo poi in caserma e nelle nostre famiglie. È per questo motivo che anche noi Vigili del fuoco abbiamo bisogno di supporto psicologico. Al contrario però ci rendiamo conto di fare il lavoro più bello del mondo quando riusciamo a salvare la vita delle persone”.
Numeri importanti anche per quanto riguarda la ricerca di persone: “Ne abbiamo effettuate 34 quest’anno – spiega il comandante – con questi numeri siamo i primi in regione. Abbiamo superato anche la provincia di Belluno, che a causa della morfologia del territorio era sempre in testa per il numero di persone scomparse”.
Tra gli incendi l’incremento maggiore riguarda quelli boschivi e di ramaglie. Per tale motivo il tema scelto quest’anno per il presepe dei Vigili del fuoco riguarda questo tipo di intervento.
Nella mattinata di oggi, alla presenza del vescovo di Treviso monsignor Michele Tomasi, del prefetto Angelo Sidoti e del presidente del consiglio comunale Giancarlo Iannicelli è stato svelato il presepe che alcuni pompieri hanno realizzato.
È stato realizzato un piccolo borgo incastonato in una vallata colpita dall’emergenza idrica e da un incendio che sta avanzando inesorabilmente nel bosco che si trova a ridosso della Natività. Con il loro instancabile lavoro i pompieri, nonostante la scarsità di acqua, si prodigheranno a contrastare le fiamme che stanno distruggendo la vegetazione e soprattutto nello svolgimento del loro ruolo istituzionale, cioè la salvaguardia delle persone, degli animali e delle cose presenti all’interno del borgo e in modo particolare assistendo e proteggendo la Sacra Famiglia.
Le offerte che i visitatori vorranno lasciare verranno devolute all'”Associazione per mio figlio”.
Importante è stata anche la presentazione di un dipinto, raffigurante la patrona Santa Barbara a cui i Vigili del fuoco consegnano i loro elmetti in segno di protezione, fatto da Lenny Lucchese, in servizio a Treviso dal 2011.
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