Il Nucleo Ispettorato Carabinieri del Lavoro di Treviso, con la collaborazione dell’Arma Territoriale e dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro della Marca, ha effettuato una serie di controlli che hanno interessato i settori dell’edilizia e di varie attività commerciali.
L’attività ispettiva è stata finalizzata alla verifica della regolare occupazione dei lavoratori e al rispetto delle norme in materia di sicurezza, salute ed igiene sui luoghi di lavoro.
Nel corso del controllo, che ha interessato l’intero territorio provinciale, sono state sospese complessivamente sei attività imprenditoriali (tre per l’impiego di lavoratori in nero e altrettante per gravi violazioni in materia di sicurezza) e sono state individuate numerose inadempienze in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro.
Nello specifico, nei confronti di un centro massaggi situato a Susegana, gestito da cittadini cinesi, è stato emesso un provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale per la presenza di due cittadine cinesi impiegate in totale carenza previdenziale e assicurativa, oltre a riscontrare numerose violazioni in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro tra le quali la mancata sorveglianza sanitaria e la formazione sulla sicurezza delle lavoratrici.
Analogamente, durante un controllo effettuato in un autolavaggio di Ormelle, gestito da cittadini extracomunitari, è stata sospesa l’attività per la presenza di un lavoratore in nero.
Anche un salone di parrucchieri a Montebelluna è stato sospeso per la presenza di una lavoratrice impiegata in totale carenza previdenziale e assicurativa e sanzionato per numerose violazioni in materia di salute e sicurezza, tra le quali l’omesso aggiornamento del documento di valutazione dei rischi e l’omessa formazione dei lavoratori.
Nel settore dell’edilizia, sono state sospese due aziende presenti all’interno di un cantiere di Roncade, perché stavano svolgendo attività edili senza aver redatto il Piano Operativo di Sicurezza, oltre a svolgere lavorazioni in quota senza predisporre idonei sistemi di protezione.
Una ditta operante nel Comune di Castello di Godego che stava eseguendo lavori di installazione di un impianto fotovoltaico sul tetto di un’abitazione, è stata sospesa perché non aveva predisposto idonei sistemi di protezione atti ad evitare cadute verso il vuoto.
Complessivamente, i controlli hanno permesso di riscontrare numerose violazioni in materia giuslavoristica e di igiene e sicurezza sui luoghi di lavoro, a seguito delle quali sono state effettuate sanzioni per circa 230 mila euro.
(Foto: Carabinieri).
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