Simon Kamau Njeri e Denise Tappatà vincono la 17esima Treviso Marathon

Sono Simon Kamau Njeri (Run2gether) e Denise Tappatà (Sef Stamura Ancona) i vincitori della 17^ Treviso Marathon, andata in scena ieri, domenica 27 marzo, a Treviso. Sull’arrivo di Prato Fiera hanno concluso i 42,195 km in 2h15’37’’ e in 2h45’45’’.

Prestazione super per la marchigiana, campionessa italiana 2021 della 100 km, che è stata anche la quarta assoluta (considerando la classifica uomini e donne). Sugli altri due gradini del podio, al maschile Tatiya Karbolo (Purosangue), il Masai che aveva provato un attacco al 22° km venendo poi ripreso, con 2h22’12’’ e il vicentino Edgardo Confessa (Team Km Sport) in 2h29’17’’. Tra le donne, secondo posto della croata Jasmina Iljas (Tk Marathon 95) in 2h56’56’’ ed Elisa Turolo (Sportiamo) in 3h20’04’’.

Apprezzatissimo il percorso che, dopo lo start alle ore 9.30 da viale IV Novembre, ha attraversato il centro storico di Treviso, transitando poi nei comuni di Silea, San Biagio di Callalta, Roncade, Casale sul Sile e Casier, prima del ritorno a Treviso, con alcuni chilometri lungo il Sile, fino al traguardo di Prato Fiera. Ma quella di oggi è stata soprattutto una grande festa per i 2500 al via tra maratona, Radio Company Ten Miles e Radio Wow Run. Nelle gare promozionali organizzate con il Gruppo Sphera Holding, la presenza di Igor Cassina, il campione olimpico alla sbarra ad Atene nel 2004, che ha corso con la sorella Mara (con il resto della famiglia che si è diviso tra 42,195 km, 7 km e tifo al parterre). Commovente la presenza di una dozzina di giovanissimi atleti ucraini (ospitati ad Oderzo) che hanno tagliato il traguardo con la bandiera loro paese. Un successo di partecipazione e di pubblico per quest’edizione, condita con sorrisi e tanta voglia di correre.  

L’avvio della gara vede subito, al maschile, Njeri e Karbolo prendere la testa della corsa. I due keniani procedono con un buon passo acquistando via via un vantaggio importante sul gruppo. Al 22° km Karbolo attacca e tenta di liberarsi del compagno di “viaggio”. Njeri non risponde, perde qualche decina di metri, ma è sempre lì. Karbolo passa al ristoro del 25° ma non prende da bere. Piano piano Njeri ritorna sotto al Masai e lo raggiunge tra il 29° e il 30° km. Poco dopo parte quella che diventerà la cavalcata vittoriosa: Njeri allunga e Karbolo cede. Il 34enne arriva da solo in Prato Fiera e vince la Treviso Marathon in 2h15’37’’. Dietro Karbolo arranca e chiude in 2h22’12’’.  Bella prova per Edgardo Confessa (Team Km Sport) che segna il personale con il crono di 2h29’17’’. 

Njeri dal 2014 è membro del team austriaco Run2gether, associazione nella quale gli atleti si impegnano a devolvere parte degli ingaggi e dei premi vinti alla comunità, in particolare per sostenere la scuola del villaggio dove c’è il training camp. Il 34enne, rimasto orfano dall’età di 12 anni, quando non è al campo di allenamento del team, a Kiambogo, vive, con le due sorelle minori e la nonna, a Nyahururu, dove aiuta nella piccola attività agricola di famiglia. Njeri aveva già corso diverse maratone, finendo secondo a Torino nel 2017 e vincendo la Mytho Marathon di Cividale nel 2021.

“Sono molto contento per la vittoria, ho fatto del mio meglio – ha detto il portacolori del team austriaco Run2gether, associazione nella quale gli atleti si impegnano a devolvere parte degli ingaggi e dei premi vinti alla comunità, in particolare per sostenere la scuola del villaggio dove c’è il training camp di Kiambogo – oggi era molto caldo e gli ultimi chilometri, che sono stati bellissimi, sono stati molto duri. Avrei voluto correre più veloce, ma la gioia per la vittoria è tanta”.

Molto soddisfatto anche Confessa che si è migliorato sulla distanza. “Ho corso praticamente da solo e ho dimostrato unna forza psicologica notevole – ha commentato il 44enne di origine tarantina che vive a Vicenza da 16 anni – il percorso mi è piaciuto tantissimo, in particolare nell’ultima parte, seppur tecnica e impegnativa.

Al femminile, assolo tutto in solitaria, fin dei primi metri per Tappatà. “Che bella gara, bellissimo il percorso e poi il caldo mi piace e quindi oggi non l’ho patito. Non pensavo assolutamente a vincere, volevo solo migliorare il mio tempo sui 42,195 km e ci sono riuscita, anche se di poco – ha affermato la quarantaduenne, azzurra delle lunghe distanze – sono un ingegnere edile, ma non è un peso trovare il tempo per allenarsi, dovrebbero trovarlo tutti un po’ di tempo per fare sport, fa bene, anche alla testa e al “cuore” oltre che al fisico”.

Grande entusiasmo per la Radio Company Ten Miles (che era sold – out da giorni) e per la Radio Wow Run, organizzate in collaborazione con il Gruppo Sphera Holding, che hanno richiamato oltre un migliaio di persone. Tra i partecipanti tutta la famiglia Cassina al grande completo, con il campione olimpico Igor in gara nella 16 chilometri con la sorella Mara e un cognato, un altro cognato nella 42,195 km, la compagna Valentina e il figlio Riccardo nei 7 km, e i genitori a fare il tifo al parterre. “Ho avuto buone sensazioni in gara e ho anche avuto i brividi quando sul percorso, che in parte era comune con la maratona, ho visto i cartelli con indicavano il 38°, 39° e 40° km – ha detto il campione – ho anche pensato che devo ancora allenarmi molto per essere pronto per la 42,195 km che correrò nel novembre del 2023. Ma oggi sono felice di aver vissuto con tutta la mia famiglia al completo questo bellissimo evento. Tutti abbiamo vissuto una grande giornata di sport”.

I più veloci sono stati il 46enne di Rovigo, Luca Favaro (Run It) in 56’00’’e la bellunese di 22 anni, Sara Mazzucco (Atletica Dolomiti) che ha concluso la sua prova in 58’’31. Dietro di loro, al secondo posto Luca Zanet (HRobert Running Team) in 56’23’’ e Sabrina Boldrin (Atl. Cortina C. Rurale Cortina) in 1h03’05’’, terzo posto per Marco Sciò in 58’48’’ e per Francesca Zabotto in 1h07’24’’. In corsa anche gli Amici di Diego e il gruppo Unitalsi.

Alla manifestazione hanno partecipato anche dodici atleti ucraini, dai 14 e i 19 anni (oltre ad alcuni coach accompagnatori) che soggiornano, inviati dalla Federazione Ucraina di atletica leggera, al collegio Brandolini Rota di Oderzo, grazie al supporto di Nuova Atletica Tre Comuni e Comune. “Siamo felicissimi di aver vissuto questa maratona, che bel clima – ha riferito una ragazza – e siamo felici di essere in Italia, gli italiani sono accoglienti e simpatici”.

(Fonte e foto: Treviso Marathon).
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