Silvia Biasi, dal 2017 libero della Nazionale di sitting volley, “trascinerà” sul parquet della palestra Mantegna di Treviso e del Palazzetto dello Sport di Istrana le compagne della formazione azzurra, per un raduno congiunto tutto al femminile tra Italia e Canada, che si terrà dal 28 al 31 ottobre.
Gli allenamenti e i test match, che si svolgeranno a porte aperte, fanno parte della preparazione ai Mondiali 2022 di questa disciplina paralimpica, in calendario dal 4 all’11 novembre a Sarajevo a cui parteciperanno 14 nazionali femminili e sedici maschili.
Le azzurre del sitting volley, la pallavolo paralimpica che si gioca da seduti a terra (entrata a far parte della Fipav nel 2013), nel 2018 a Rotterdam hanno riportato uno storico quarto posto, prestazione migliorata con la medaglia d’argento conquistata agli Europei di Budapest, secondo piazzamento che ha permesso loro la qualificazione ai Giochi Paralimpici di Tokyo 2020, in cui Silvia e le sue compagne di squadra si sono classificate al sesto posto, dietro alla Russia campione del mondo. Già a febbraio la nazionale italiana di sitting volley aveva scelto il Veneto, Creazzo, per una sessione di allenamenti.
Silvia Biasi, 33 anni, atleta paralimpica di Godega di Sant’Urbano e allenatrice delle giovanissime del Volley Codognè (nonché unica veneta a vestire la maglia azzurra), è la promotrice del raduno Italia – Canada in terra trevigiana, presentato ieri nella Sala Arazzi del municipio Ca’ Sugana. Alla presentazione sono intervenuti Andrea De Checchi, vicesindaco di Treviso, Maria Grazia Gasparini sindaco di Istrana, Roberto Maso presidente Fipav Veneto, Ruggero Vilnai presidente regionale del Cip (comitato paralimpico) e Marco Mestriner del comitato regionale veneto Fipav. La pallavolista godeghese (a cinque anni è stata vittima di un incidente che le ha causato l’amputazione della mano destra) ha spiegato che l’idea del meeting di ottobre è scaturita da un incontro con il personale dell’ospedale trevigiano, a cui ha fornito indicazioni per indirizzare le persone con disabilità o problematiche fisiche al fare sport.
“Parlando tra noi è venuta fuori l’idea di fare un quadrangolare con più squadre straniere, in modo da avvicinare i curiosi e far vedere cosa è il sitting volley”, ha raccontato Biasi, “Quindi grazie anche a Patrizio Sarto, primario di medicina sportiva di Treviso, abbiamo iniziato ad imbastire questa idea. Un ringraziamento va all’Ulss 2 di Treviso, che ci ha dato un supporto nell’organizzazione, a Ruggero Vilnai e a tutte le persone che ci hanno dato una mano. Mi fa tantissimo piacere vedere l’appoggio delle amministrazioni di Treviso e Istrana, che hanno incentivato la presenza di questo evento nelle loro città. Per la nostra Nazionale è un appuntamento importantissimo. In vista dei Mondiali a Sarajevo abbiamo bisogno di provare sul campo la squadra e tutta la preparazione che abbiamo fatto, dall’Europeo fino ad oggi. Delle mie aspettative per il campionato non dico nulla, dopo Tokyo non faccio più pronostici. Non dico più quali sono le mie speranze, perché penso che mi porti un po’ jella”.
De Checchi, Vilnai e Maso hanno messo in luce il valore del raduno di sitting volley quale importante strumento per comunicare le grandi potenzialità dell’attività sportiva nella vita delle persone affette da disabilità. “La capacità di questi eventi è quella di attrarre l’attenzione su degli sport non molto conosciuti”, ha rimarcato il vicesindaco trevigiano, “E’ un modo per far sapere alle famiglie che c’è la possibilità di far praticare sport ad altissimo livello anche ai loro figli”.
“Negli ultimi dodici anni lo sport paralimpico ha fatto un salto culturale notevole, credo che sia riuscito a cambiare il rapporto tra la società e la disabilità”, ha detto Vilnai del Cip, “Attualmente nel Veneto ci sono 250 società di discipline paralimpiche, con oltre 1800 atleti a livello agonistico, ma sono ancora troppo pochi. Purtroppo ci sono problemi legati agli allenamenti, che richiedono spostamenti anche di centinaia di chilometri, con pesanti ricadute economiche. Però dobbiamo tirare fuori più disabili dalle case. Noi come Cip possiamo fare qualcosa, sotto l’aspetto economico e del trasporto. Ma molto spesso le famiglie sono restie. Dobbiamo far passare il messaggio dello sport per tutti anche tramite questi eventi”.
Agli allenamenti tra Italia e Canada (che si terranno al mattino tra le 9.30 e le 13) e ai test match pomeridiani, programmati alternativamente tra gli impianti sportivi comunali di Istrana e Treviso, potrà assistere anche il pubblico. Una cinquantina di studenti saranno presenti sulle tribune per conoscere da vicino la realtà del sitting volley. Oltre all’evento strettamente sportivo, sono state programmate anche delle iniziative “fuori campo”: la base del 51° Stormo di stanza ad Istrana aprirà le porte alla visita delle due Nazionali, mentre per le ospiti canadesi è stato pensato un “affondo” nello still life trevigiano, con una degustazione di prosecco e cicchetti in Piazza dei Signori.
(Foto: Comune di Treviso).
#Qdpnews.it