La presidente del Senato Casellati incontra istituzioni e categorie della Marca: “Treviso un’eccellenza, qui faccio un tuffo di speranza”

Lo spaventoso costo energetico pagato dalle imprese e dalle famiglie, mettendo in grave crisi il settore della zootecnia e lattiero-caseario (con il rischio di chiusura delle stalle), l’approvvigionamento delle materie prime sempre più difficoltoso e oneroso, l’urgente necessità di sciogliere i lacci troppo stretti della burocrazia, il cuneo fiscale che erode le buste paga, la mancanza di lavoratori per rispondere alle esigenze della ristorazione e del turismo, che in Veneto sta crescendo molto bene, tornando quasi ai valori pre pandemia.

E poi, su tutto, il conflitto Russia – Ucraina: un’azienda su quattro rischia di chiudere o di fermarsi, se continuerà ancora per tre mesi. Occorre fissare un prezzo del gas e nel frattempo avviare una nuova politica energetica, per sganciare l’Italia da paesi instabili come la Russia. Accanto a questi carichi gravosi, però, la Marca Trevigiana brilla per vari aspetti positivi: la dinamicità della sua economia, l’aumento della produzione industriale nel primo semestre 2022 del 9,9%, la maggiore capacità di rispondere con flessibilità alla crisi, l’ottimo trend dell’export (+5,5%) che pone la provincia di Treviso all’ottavo posto in Italia per esportazioni, il tasso di disoccupazione tornato sotto la soglia del 5%, l’eccellenza di prodotti riconosciuta a livello internazionale, dal settore manifatturiero all’agricoltura, in primis il Prosecco Dogc e Doc che ha conquistato i mercati con 800 milioni di bottiglie.

Questo il ritratto economico e produttivo della Marca che oggi pomeriggio è stato illustrato alla presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati in visita istituzionale a Treviso, accolta dal prefetto Angelo Sidoti, dal sindaco Mario Conte, dal presidente della Provincia Stefano Marcon, dal senatore Gianpaolo Vallardi e dal deputato Dimitri Coin, nonché da rappresentanti dell’amministrazione comunale e dalle autorità civili e militari. Prima di raggiungere il salone del Palazzo dei Trecento, dove si è svolto l’incontro, la presidente del Senato ha visitato lo stabilimento De Longhi di Mignagola.

Nel momento più istituzionale, i rappresentanti delle categorie produttive, dopo il saluto del sindaco Conte, sono intervenuti per portare il saluto delle loro organizzazioni e prospettare lo stato dell’arte dell’economia trevigiana, uscita dal biennio della pandemia e ora alle prese con le ripercussioni del conflitto nell’est del continente. Al tavolo dei relatori erano presenti Leopoldo Destro (Assindustria VenetoCentro), Angelo Facchin (consigliere della Camera di commercio Treviso-Belluno), Oscar Bernardi (Confartigianato Marca Trevigiana), Giorgio Polegato (Coldiretti) e Federico Caner (assessore regionale ai fondi europei, turismo, agricoltura e commercio estero).

Le loro relazioni hanno messo in luce la necessità di urgenti interventi strutturali, da parte del governo e della politica nazionale, per affrontare le troppe difficoltà che ancora pesano sul sistema impresa, dalla defiscalizzazione all’alleggerimento della burocrazia. “Per non dimenticare che il 22 ottobre 2017 il popolo veneto si è espresso a favore dell’autonomia” ha sottolineato il senatore Gianpaolo Vallardi, presidente della commissione agricoltura del Senato, chiudendo il giro degli interventi.

“Mi fate fare un tuffo di speranza, perché voi siete davvero un punto di eccellenza. Avete attraversato come tutti la terribili crisi economica, dovuta alla pandemia. E ciò nonostante avete tutti descritto una situazione economica in controtendenza. Per me, che rappresento le istituzioni parlamentari che lavorano per il bene della collettività, siete un motivo di orgoglio, con un messaggio di speranza per tutti” è stata la risposta della presidente del Senato prima di lasciare il salone dei Trecento. “C’è però una preoccupazione che ha attraversato i discorsi di voi tutti – ha aggiunto Casellati -. Le vostre preoccupazioni sono le nostre preoccupazioni, in un momento così difficile, causato dalla guerra tra Russia e Ucraina che ha sconvolto gli assetti politici mondiali. È una una guerra che abbiamo alla nostre porte, noi come Europa siamo la parte più colpita. E dite anche che, se non termina nel giro di tre mesi, le ripercussioni di carattere economico saranno notevoli.

Il nostro compito è quello di cercare di mettere a punto tutte queste situazioni con l’Europa, e in una Europa però unita, senza tante diverse sfumature. Altrimenti l’Europa è destinata all’irrilevanza dal punto di vista politico, se si divide in questo momento. Ha una straordinaria opportunità di contare, se non fa oggi non lo farà mai più. Io conto molto su questo e sul fatto che l’Europa unita, insieme ad altre grandi potenze, possa determinare la fine di questo conflitto trovando soluzioni diplomatiche ad un tavolo e ridare quindi fiato alla nostra economia. Perché la crisi alimentare non sarà una crisi che colpirà solo l’Europa, ma soprattutto i Paesi più poveri, come il continente africano. Ci troveremo, così, davanti ad un problema migratorio senza precedenti”.

La presidente Casellati si è congratulata con gli imprenditori trevigiani e veneti per ciò che di straordinario hanno fatto, grazie ad una sorta di accordo tra piccole, medie e grandi imprese nella globalizzazione internazionale, con una singolarità notata nella visita alla De Longhi: la grande tradizione che affonda nelle imprese di famiglia a cui si unisce la simbiosi con l’innovazione tecnologica. La visita della presidente del Senato si è conclusa con una breve passeggiata nel cuore del centro storico, dal Palazzo dei Trecento fino a piazza Rinaldi, seguita dagli sguardi incuriositi dei trevigiani e dei turisti accomodati nei locali per l’ora dell’aperitivo.

(Foto e video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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