Stanotte alle 2 lancette indietro di un’ora, e a Treviso si correrà la “Corsa che non c’è”

Questa notte, fra sabato 28 e domenica 29 ottobre, si passerà dall’ora legale, in vigore dal marzo scorso, all‘ora solare. Alle 3 dovremo spostare indietro di un’ora le lancette dell’orologio guadagnando sì un’ora di sonno, ma perdendo un’ora di luce. Per il ripristino dell’ora legale dovremo attendere la primavera prossima, tra il 30 e il 31 marzo 2024. 

Dal cambio dell’ora, da molti visto come fonte di scompensi nel ritmo sonno veglia, tanto da parlare di effetto jet lag, ha preso spunto la società sportiva Mgm FIT di Preganziol che dallo scorso anno organizza la “Corsa che c’è” approfittando dell’occasione per farsi beffa dell’orologio, sfruttando l’ora “fantasma” fra le 2 e le 3 per una corsa notturna divertente e davvero unica nel suo genere. 

Dopo un evento test a Treviso lo scorso anno, questa notte la corsa verrà riproposta con maggiore slancio, grazie al patrocinio del Comune e al sostegno di diversi partner privati fra cui Banca Prealpi San Biagio, Banca di Credito Cooperativo di Tarzo, già sostenitrice di altre iniziative della Mgm FIT, associazione dedicata alla promozione dello sport come base per un corretto stile di vita. 

La Corsa che non c’è a Treviso

Si partirà alle 2 dal bastione di San Marco (anche punto d’arrivo) per poi seguire, a scelta, due percorsi: uno da 5 km e uno da 10 km attraverso le vie del centro, pensati per adattarsi alle diverse velocità dei partecipanti allo scopo di giungere al termine della corsa alla medesima ora di partenza. 

“Sarà un gioco di regolarità – spiega l’organizzatore Massimo Granello – L’obiettivo è completare il percorso, a piedi o di corsa, in un’ora esatta, giusto il tempo per tirare indietro le lancette e avere la sensazione di aver vissuto un’ora che non c’è. Al di là di questo aspetto, il vero scopo dell’evento è divertirsi, stare in compagnia, e non ultimo provare il piacere di esplorare le vie di Treviso ad un orario insolito”. 

Il dibattito in corso sul cambio dell’ora 

Se la corsa notturna è un modo divertente e sano per vivere il cambio dell’ora, a livello europeo la questione sul passaggio dall’ora solare a quella legale è da tempo al centro di un acceso dibattito


Già nel 2018 l’allora presidente della Commissione europea Juncker propose il superamento del cambio dell’ora aprendo alla possibilità degli stati membri dell’Ue di decidere singolarmente se adottare in via definitiva l’ora solare o quella legale. L’annuncio avvenne in seguito ad una consultazione a livello europeo che vide l’86% dei partecipanti al sondaggio esprimersi in maniera favorevole all’abolizione di regolari spostamenti avanti o indietro di lancette. 

A nulla è servita l’anno successivo, nel 2019, la risoluzione del Parlamento europeo per tramutare in legge il superamento del cambio dell’ora: dopo la pandemia l’iter legislativo si è arenato e il dibattito è ancora aperto

I benefici dell’ora legale come orario standard tutto l’anno 

Fra i sostenitori dell’abolizione del cambio dell’ora a favore dell’adozione dell’ora legale come standard per tutti i paesi europei c’è la Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima) le quali stime per il 2023 parlano di un risparmio in bolletta di 382 milioni di euro a fronte di una riduzione dei consumi energetici. 

Stando ai calcoli di Terna, nei primi sette mesi di quest’anno, grazie all’ora legale, sono stati risparmiati 370 milioni di kWh, l’equivalente del fabbisogno annuo di energia elettrica di circa 140 mila famiglie con un conseguente risparmio di anidride carbonica pari a 180 mila tonnellate. Insomma, l’ora legale potrebbe essere l’opzione più ecologica e vantaggiosa dal punto di vista economico. 

(Foto: Qdpnews.it – Massimo Granello).
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