Partita quasi per gioco, incoraggiata da un amico, Eudora Nasato si sta facendo strada nel mondo della musica in un modo tutto suo, avvicinando due mondi solo in apparenza lontanissimi: il violino e la techno. Da qualche tempo le sue originali performance stanno riscontrando un inatteso successo non solo a Treviso, ma anche fuori provincia, dove la studentessa trevigiana incanta letteralmente il pubblico con un connubio fra musica classica e beat da discoteca.
Eudora, da buona musicista d’impronta classica, non lascia nulla all’improvvisazione. Individuati brani techno, dance e pop, riarrangiati da lei con il violino, si esibisce accompagnata da un dj scoprendo mondi musicali sempre nuovi, che si aprono oltre il muro della timidezza. “Di recente a Mestre mi è capitato di suonare davanti a 1400 persone – racconta -. Non avrei mai pensato di riuscirci: eppure una volta afferrato il violino la timidezza è svanita, e sul palco mi sono sentita tranquilla, come fossi a casa mia”.
Classe 2003, Nasato inizia a suonare il violino a otto anni, appassionandosi allo strumento a tal punto da farne il fulcro dei suoi progetti di vita. “Il mio futuro? Lo immagino nel mondo della musica” racconta senza esitazione. La creatività appartiene al Dna di Eudora fin da quando era bambina, esprimendosi in tanti modi diversi, dalla musica alla creazione di borsette dipinte a mano. Dopo il diploma al Liceo musicale a Castelfranco Veneto, la violinista ha iniziato il suo percorso di studio al Conservatorio di Venezia che ora porta avanti in parallelo al suo progetto personale.
“Tutto è iniziato la primavera scorsa, quando un amico mi ha chiesto di suonare ad un evento privato accompagnando brani techno con il violino. A dire la verità l’idea di mettere assieme lo strumento classico per eccellenza e la musica da discoteca mi è sembrata inizialmente un’idea folle“.
Accolta la sfida, Eudora decide di sfoderare la sua carta vincente recuperando un violino elettrico regalatole dal padre ancora in seconda media. “Non è certo come quello classico, punto di partenza essenziale prima di prendere in mano uno strumento elettrico, ma ho pensato che fosse perfetto per l’occasione. Superato lo scetticismo iniziale, il concerto ha riscosso un successo inatteso, tanto che la voce si è diffusa e ora il telefono continua a squillare fra inviti a concerti privati e non, fra cui il prossimo in programma oggi venerdì in un noto locale di Sottomarina”.
L’avventura musicale di Eudora è iniziata con un azzardo. “Niente concerti prima di completare gli studi, mi dicevo. Ho preso il mio percorso di studi al Conservatorio molto sul serio – sottolinea la giovane – e sono consapevole che prima di essere all’altezza di un’esibizione in pubblico bisogna studiare e perfezionarsi. Ma poi mi sono detta: “Perché aspettare?. Buttiamoci e vediamo cosa succede”. Alla fine dei conti suono da quando avevo otto anni, ho deciso di fidarmi di me stessa con la voglia di arricchire il mio bagaglio di esperienze anche fuori dalle mura del Conservatorio”.
A fare delle deviazioni dagli studi classici, talvolta si rischia di attirare su di sé molte critiche. “Nonostante la paura ho deciso di buttarmi: non sono perfetta, e non sono certo Paganini, ma so che nella vita voglio fare musica, e questo mi basta per credere in me stessa”.
(Foto: Diego Gatti).
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