È stata presentata questa mattina a Palazzo Balbi la Tiramisù World Cup 2023 che si prepara a tornare nel capoluogo della Marca dal 5 all’8 ottobre. “Treviso e il caffè” il tema scelto per la settima edizione che porterà in città 310 aspiranti pasticceri (questo ad oggi il numero atteso) dalla Thailandia fino agli Stati Uniti per la golosa competizione ideata da Francesco Redi.
La dimensione internazionale assunta dalla Tiramisù World Cup si deve alle selezioni che, prima del gran finale a Treviso, si svolgono in tutto il mondo: le ultime in Uruguay, a Montevideo, a San Paolo in Brasile e in Belgio, a Bruxelles.
“Per noi è un onore promuovere il Veneto, e la città di Treviso in particolare, anche all’estero – commenta Redi -. Le ultime tournée in Uruguay e in Brasile hanno avuto un successo sorprendente, con iscrizioni sold out nel giro di appena un giorno e mezzo. I tiramisù presentati sono stati di altissimo livello, e noi non vediamo l’ora di ospitare gli aspiranti chef a Treviso, città che in molti non hanno mai visitato prima. Ma non finisce qui – prosegue -, abbiamo ricevuto richiesta di affiliazione anche dal Messico, e siamo vicinissimi ad entrare anche in Argentina e negli Stati Uniti”.
“La rassegna cresce sempre di più anno dopo anno – commenta con soddisfazione l’assessore regionale al Turismo Federico Caner -. Grazie alla Tiramisù World Cup, Francesco Redi è riuscito nell’obiettivo di far conoscere il Veneto e Treviso, patria del tiramisù, a livello internazionale. Le ricadute turistiche dell’evento – sottolinea l’assessore – non si limitano ai soli giorni della gara. La Regione crede moltissimo in questa iniziativa, e lo dimostra la decisione di raddoppiare il finanziamento rispetto alle scorse edizioni, portandolo a 50mila euro che rientreranno nell’ambito del FUNT (Fondo Unico Nazionale per il Turismo). Il Veneto – conclude – sarà inoltre presente nei giorni della competizione a Treviso con un proprio stand sotto la Loggia”.
“La Tiramisù World Cup è una manifestazione a cui il Comune ha creduto fin dall’inizio – commenta il sindaco di Treviso Mario Conte presente questa mattina a Palazzo Balbi -. La città offre eventi tutto l’anno, ma questo è senza dubbio il più importante con una valenza in termini di marketing territoriale che sta producendo risultati tangibili. Ricordo lo scorso anno file lunghe anche 200 metri davanti ai banchi d’assaggio, a dimostrazione di quanto la manifestazione sia sentita non solo dai cittadini ma anche dai turisti stranieri”.
Il sindaco ha sottolineato l’importanza che la Tiramisù World Cup avrà nell’ambito del dossier di candidatura della città di Treviso a Capitale della Cultura italiana 2026.
“L’enogastronomia è cultura – rimarca Conte – e il tiramisù appartiene alla storia di questa città, e avrà un suo capitolo ad hoc all’interno del dossier che presenteremo”.
Le novità della nuova edizione
Uno spazio ancora più ampio, una parte dedicata esclusivamente alle varianti del tiramisù con il coinvolgimento di ex campioni e un tema inedito che va a suggellare il legame fra Treviso, il tiramisù e il caffè sono tra le principali novità presentate questa mattina in sede regionale.
“Il tiramisù è il miglior modo di mangiare il caffè disse James Hoffmann, opinion leader più importante nella scena del caffè. Da questa affermazione abbiamo preso spunto per il tema della prossima edizione – racconta Redi – . A Treviso c’è la filiera del caffè, dalle torrefazioni, più o meno grandi, fino alle grandi aziende, pensiamo a De Longhi, che producono le macchine per fare il caffè a casa, e quelle professionali da bar. Inoltre uno degli eventi extra in programma sarà dedicato al cambiamento del gusto del tiramisù in base al caffè scelto. Lo “specialty tiramisù” è una frontiera su cui vogliamo lavorare cavalcando la grande attenzione di cui gode in questo momento lo specialty coffee”.
La prossima edizione della Tiramisù World Cup si prospetta inoltre ancora più social: “Coinvolgeremo influencer da tutto il mondo che daranno ancora più visibilità all’evento e al prodotto che già ha occupato le prime pagine delle testate internazionali, dal Financial Times a El Pays. Sarà un Grand Finale degno di questo nome” conclude l’organizzatore.
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