Franco Faggiani, Marco Aime e Gilles Bertrand sono i tre vincitori della 41^edizione del Premio letterario Gambrinus Mazzotti. L’annuncio della terna vincitrice è arrivato ieri mattina nella sede della Camera di Commercio Treviso-Belluno|Dolomiti alla presenza di Pier Francesco Ghetti, presidente dell’associazione che organizza il premio intitolato all’eclettico intellettuale trevigiano, del vicesindaco di Treviso Alessandro Manera, del rappresentante della Regione Veneto Decimo Poloniato e di alcuni componenti della giuria, in particolare Viviana Ferrario e Patrizia Torricelli.
Le opere premiate sono state selezionate dalla giuria fra oltre 130 volumi pervenuti da 78 case editrici, tutti, seppur da angolazioni diverse, accomunati dal tema dell’interazione fra l’uomo e il paesaggio. La cerimonia di premiazione si svolgerà sabato 18 novembre alle 16 nella sede della Camera di Commercio di Treviso e Belluno | Dolomiti (Sala Borsa).
“Edizione dopo edizione nei libri che il Premio riceve cresce la presa di coscienza che rimette in discussione il rapporto tra uomo e ambiente – ha commentato Ghetti -. Gli scrittori delineano nuove geografie letterarie, scegliendo di raccontare storie che sempre più vedono l’ambiente protagonista e l’uomo vincente solo se in armonia con esso”.
Le montagne del Cuneese, il Nord Africa, la Serenissima e infine Belluno sono i luoghi protagonisti dei libri vincitori del Premio Gambrinus Mazzotti 2023 articolato in tre sezioni “Montagna: cultura e civiltà”, “Esplorazione – Viaggi” e “Finestra sulle Venezie” a cui si aggiungono, il premio speciale della giuria, il premio honoris causa, il premio “Lampadiere dell’ambiente” e le menzioni speciali (quest’anno sono diverse le opere segnalate: “Mario Rigoni Stern. Un ritratto” di Giuseppe Mendicino, “Breve storia dello spazio. Avventure e scoperte di uomini e robot” di Giovanni Caprara, “Storia della terra” di Alessandro lannace, e “Piero fa la Merica” di Paolo Malaguti).
“L’inventario delle nuvole” di Franco Faggiani
Con “L’inventario delle nuvole” Franco Faggiani è il vincitore della sezione “Montagna: cultura e civiltà”. Ha conquistato la giuria il suo romanzo ambientato in Valle Maira, un’aspra valle piemontese, nel 1925 e ispirato alla visita del museo dei “pels”, ovvero i raccoglitori di capelli femminili che servivano per realizzare eleganti parrucche. Il protagonista Giacomo Cordero prende in mano l’attività di famiglia, un mestiere insolito e curioso agli occhi del lettore moderno, che consente la scoperta di itinerari segreti e scorci di natura incontaminata resi con grande delicatezza dall’autore.
“La carovana del sultano. Dal Mali alla Mecca: un pellegrinaggio medioevale” di Marco Aime
L’antropologo Marco Aime con “La carovana del sultano. Dal Mali alla Mecca: un pellegrinaggio medioevale” vince il premio per la sezione “Esplorazione – Viaggi”. La sua storia porta il lettore in Nord Africa nel 1324 sulle tracce del pellegrinaggio verso La Mecca di Mansa Musa, il sultano del Mali, con al seguito migliaia di uomini e dromedari carichi di quintali d’oro. Il viaggio dell’uomo più ricco del mondo si ispira alle cronache arabe dell’epoca, e diventa lo specchio di un Oriente ammantato di fascino e leggenda, crocevia di genti e culture.
“La storia del carnevale a Venezia dall’XI secolo ai giorni nostri” di Gilles Bertrand
Il professore di storia moderna all’Università di Grenoble Alpes e all’Università Ca’ Foscari Gilles Bertrand è uno dei massimi esperti di storia del carnevale di Venezia. Il suo libro ha convinto la giuria del premio Premio Gambrinus Mazzotti delineando l’evoluzione del carnevale veneziano nei secoli, sottolineando come questo sia stato riflessione delle varie fasi di sviluppo politico e culturale della Serenissima. Riportato in vita nel 1980, il carnevale di Venezia, festa liberatrice e trasgressiva, come emerge nel libro di Bertrand, nel Quattrocento divenne un rituale per celebrare i successi politici ed economici della Repubblica.
Il premio Speciale della Giuria a Damiano Iacobone
Il premio Speciale della Giuria per la sezione “Finestra sulle Venezie” è andato a Damiano Iacobone, professore di storia dell’architettura al Politecnico di Milano, per il suo saggio “Alberto Alpago-Novello 1889-1985” dedicato all’architetto che fra gli anni Venti e gli anni Sessanta contribuì alla nuova configurazione architettonica della città di Belluno.
Il premio Honoris Causa all’ex presidente del WWF Fulvio Pratesi
Nel corso della cerimonia delle premiazioni, sabato 18 novembre, sarà consegnato anche il Premio Honoris Causa a Fulco Pratesi, fondatore di WWF Italia nel 1966, di cui oggi è presidente onorario per il suo impegno decennale in difesa dell’ambiente.
Il premio “Lampadiere dell’ambiente” 2023 a Emilio Casalini
La cerimonia conclusiva sarà l’occasione per consegnare anche il “Premio Lampadiere dell’ambiente” destinato a coloro che coltivano e mettono in pratica la tutela e salvaguardia dell’ambiente sulle orme di Giuseppe Mazzotti. Quest’anno il premio verrà assegnato a Emilio Casalini, giornalista Rai impegnato in progetti di valorizzazione delle bellezze del territorio italiano.
Il presidente Mario Pozza: “Con il premio Mazzotti una partecipazione fatta di idee”
Il premio promosso dall’Associazione Premio letterario Giuseppe Mazzotti nasce con la partecipazione diretta della Regione del Veneto e si avvale del sostegno di diversi partner fra cui la Camera di Commercio di Treviso-Belluno|Dolomiti.
“È con assoluta convinzione che portiamo avanti la significativa collaborazione con il Premio Letterario Cambrinus Mazzotti, assicurando da anni una partecipazione fatta di idee e con importanti sostegni, anche finanziari. Quest’anno in particolare – sottolinea il presidente della Camera di Commercio di Treviso – Belluno | Dolomiti Mario Pozza – questa collaborazione si è arricchita di un nostro nuovo premio speciale, dedicato ai giovani per la montagna. La cultura è espressione di dialogo, di conoscenza, di approfondimento di saperi che aiutano ad affrontare il presente anche nell’improvvisazione degli eventi e ad avere nuovi sguardi per interpretare il futuro. Per noi è un grande valore avere ospite nella casa delle imprese la cerimonia del Premio Letterario Cambrinus Mazzotti, perché fare impresa in maniera etica, sostenibile, tecnologica è una cultura che racchiude saperi, scelte e storie di vita e di relazione con l’ambiente che gli autori interpretano, che i libri ci raccontano”.
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