I bonus che liberano 900 milioni di euro dai vincoli del pareggio di bilancio saranno distribuiti fra 2 mila Comuni italiani che erano nelle condizioni di chiedere la possibilità di finanziare investimenti con avanzo o con nuovo indebitamento. Tra questi Comuni beneficiari, 35 sono trevigiani, per un totale di investimento complessivo possibile pari a 23 milioni 159 mila euro. A renderlo noto è il Centro studi del sindacato pensionati della Cgil di Treviso che ha guardato dentro al Dm Economia del 9 febbraio scorso, osservando le poste di bilancio ente per ente.
Le somme svincolate dalla griglia del pareggio: 10 milioni 484 mila euro vanno alla messa in sicurezza di edifici pubblici e territorio, 7 milioni 376 mila euro sono destinati all’edilizia scolastica e 5 milioni 308 mila euro agli impianti sportivi.
Tra i Comuni trevigiani, si scopre così che a poter svincolare più somme è il capoluogo con 5 milioni 432 mila euro destinati per la maggior parte (5 milioni 245 mila euro) in interventi di messa in sicurezza di edifici pubblici e territorio. Segue il Comune di Trevignano con 3 milioni 100 mila euro, tutti destinati in impiantistica sportiva, e quello di Oderzo con 2 milioni 83 mila euro per l’edilizia scolastica. Fanalini di coda Cimadolmo e Zenson di Piave, rispettivamente con 18 mila e 17 mila euro, sempre in investimenti in edilizia scolastica. Mentre Portobuffolé, il meno popoloso municipio della Marca, potrà svincolare 1 milione di euro in sicurezza degli edifici pubblici e territorio.
I Comuni beneficiari dell’Alta Marca invece sono undici: Cappella Maggiore con 380 mila euro (30 mila per l’edilizia scolastica, 250 mila per impianti sportivi e 100 mila per altri interventi; Cordignano con 18 mila euro per l’edilizia scolastica; Follina con 613 mila euro (443 mila edilizia scolastica, 120 mila impianti sportivi e 50 mila per altri interventi); Miane con 50 mila euro per l’edilizia scolastica; Revine Lago con 280 mila euro per altri interventi; San Fior con 300 mila euro per l’edilizia scolastica; San Vendemiano con 710 mila euro per altri interventi; Santa Lucia di Piave con 400 mila euro per altri interventi; Susegana con 1 milione 866 mila euro (1 milione 450 mila per edilizia scolastica, 356 mila per impianti sportivi e 60 mila per altri interventi); Tarzo con 253 mila euro per altri interventi; Valdobbiadene con 600 mila euro per altri interventi. In totale, nel nord della provincia di Treviso verranno investiti 5 milioni 470 mila euro.
Dati alla mano, il monitoraggio condotto supporterà lo Spi Cgil di Treviso nell’azione di contrattazione sociale con i Comuni del territorio. Un’attività di confronto che conta già nei primi mesi dell’anno 35 incontri e 13 verbali d’intesa sottoscritti tra organizzazioni sindacali e amministrazioni comunali.
“Vista la possibilità data a questi 35 Comuni trevigiani di svincolare le somme ci auguriamo che si proceda quanto prima agli stanziamenti in progetti per il territorio – commenta Paolino Barbiero (nella foto), segretario generale Spi Cgil di Treviso -. Come Cgil chiediamo ai sindaci di cogliere l’opportunità mettendo in circolazione tali risorse in lavori pubblici, dentro un quadro di legalità e di trasparenza, verificando sempre costantemente l’applicazione dei contratti di lavoro delle ditte appaltatrici e la sicurezza dei cantieri”.
(Fonte: Cgil Treviso).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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