Tentato omicidio di via Castelmenardo, arrivano i sommozzatori. Città violenta? Conte replica a Giordano

La Polizia e i sommozzatori lungo il Sile

Dopo le perquisizioni nelle abitazioni dei giovani coinvolti nel tentato omicidio del ventiduenne, colpito con una bottiglia al collo in via Castelmenardo a Treviso, questa mattina gli agenti delle Volanti, con il supporto dei sommozzatori provenienti da Venezia, hanno condotto ricerche sul fondale del Sile, nel centro della città, alla ricerca di elementi utili alle indagini.

Queste operazioni si inseriscono in un contesto investigativo più ampio, che include la visione delle immagini delle telecamere di sorveglianza della zona dell’aggressione e le perquisizioni effettuate ieri. Non si esclude che le ricerche nel fiume siano state motivate da dichiarazioni fornite dai giovani indagati, che potrebbero aver riferito di aver gettato qualcosa nelle acque del Sile.

Nel frattempo, il sindaco Mario Conte ha risposto con un lungo post sui propri profili istituzionali al giornalista Mario Giordano. Quest’ultimo, durante la puntata di mercoledì sera di Fuori dal Coro, ha mandato in onda un servizio che, secondo il sindaco, offriva una “visione sensazionalistica” della città. Nel reportage, Treviso veniva descritta come una città violenta, dove sarebbe persino possibile acquistare un porto d’armi per soli 100 euro.

“Treviso non è la città del porto d’armi fasulli a pochi euro o del ‘se hai i soldi puoi comprare un kalashnikov’,” scrive Conte in uno dei passaggi del suo post. E aggiunge: “Non importa se Mario Giordano ha detto che mi credeva ‘più serio’, che sono ‘un politico della peggior specie’ o che ho ‘la coda di paglia’. Prendo atto, incasso, ma faccio le mie riflessioni“.

Conte riporta anche una testimonianza ricevuta via e-mail da un padre, che ha voluto condividere un episodio legato alle riprese del programma: “Mi permetto di segnalare che mia figlia, di 16 anni, compare nell’intervista che la giornalista ha condotto nella nostra città il 14 dicembre. Mi aveva raccontato di come la giornalista, a un certo punto, avrebbe chiesto ai ragazzi: ‘Potete ora dirmi che avete paura di girare per Treviso per via delle baby-gang?’. Mia figlia ha risposto che non ha paura e che questa storia delle baby-gang è ingigantita. Tutto è stato ripreso, ma questa parte, come avrà notato, non è stata trasmessa”.

(Autore: Simone Masetto)
(Foto: Qdpnews.it)
(Articolo e foto di proprietà di Dplay Srl)
#Qdpnews.it riproduzione riservata

Total
0
Shares
Related Posts