E’ stato presentato questa mattina il restauro della facciata frontale di Palazzo Zuccareda, sede del Comando provinciale dei Carabinieri di Treviso.
Presenti alla cerimonia, oltre al comandante provinciale colonnello Gianfilippo Magro che ha fatto gli onori di casa, il vescovo della diocesi di Treviso monsignor Michele Tomasi, l’assessore comunale Lavinia Colonna Preti, il soprintendente Fabrizio Magani, il presidente della Camera di Commercio di Treviso e Belluno Mario Pozza, il giudice Carlo Nordio, il viceprefetto Antonello Roccoberton e numerose altre autorità civili e militari.
Il restauro è stato finanziato con un contributo di 150 mila euro, interamente proveniente dal Ministero della Cultura, e si inserisce in una più ampia opera di riqualificazione dell’intero immobile. Il restauro delle altre tre facciate della struttura, anche queste visibilmente rovinate dagli agenti atmosferici, avverrà nel 2022 grazie sempre a un contributo di 350mila euro.
La facciata principale del Palazzo, nella centralissima via Cornarotta del capoluogo della Marca trevigiana, conserva in forma frammentaria un ciclo pittorico della metà del ‘500, restituito ora alla piena leggibilità assieme a scene figurate della favola di Amore e Psiche e, nel cornicione, busti di imperatori romani.
Edificato nel 1552 dal canonico Domenico di Pietro detto fra Gariano, il palazzo passò di proprietà tra alcune delle famiglie più ricche fino a quando negli anni venti del Novecento l’edificio fu acquistato dal municipio e una sua parte fu destinata per pochi anni ad ospitare la Pinacoteca Comunale di Treviso.
Trasferita la Pinacoteca nella sede di Borgo Cavour, il palazzo fu venduto agli inizi degli anni trenta dal Comune alla Provincia, la quale eseguì lavori radicali nei locali interni e lo destinò a sede del Partito Nazionale Fascista fino al 1943. Dal secondo dopoguerra ad oggi è sede del Comando del Gruppo Carabinieri.
“Voglio ringraziare tutti quelli che hanno reso possibile questo restauro – ha dichiarato il comandante provinciale Magro – siamo orgogliosi di poter presentare la conclusione dei lavori di questa facciata e di avvio dei lavori di qualificazione generale che si concluderanno nel 2022. Gli investimenti fatti non sono scontati, soprattutto in un palazzo che è adibito a Caserma dei Carabinieri, e per questo ci tendo a ribadire il nostro grazie. Questo oltre ad essere il luogo dove viviamo e prestiamo servizio è anche un palazzo storico di Treviso e siamo orgogliosi di restituirlo alla città in ottime condizioni. L’intenzione è quello di aprirlo alla cittadinanza, una volta conclusi tutti i lavori, nelle giornate del Fai”.
Proprio di questa sinergia e dell’uso della cultura per trasmettere dei valori ha parlato l’assessore Colonna Preti, che ha ringraziato il colonnello Magro per la sua sensibilità verso la cultura: “Questa sinergia è molto importante e la si nota anche dalle piccole cose. Ricordo a tutti che nelle prime degli spettacoli nei teatri comunali grazie alla sua sensibilità sono sempre presenti due Carabinieri in alta uniforme. Sono veramente emozionata e ringrazio tutti i presenti che stanno definendo il futuro della cultura nella nostra città”.
Soddisfatto dell’opera di restauro anche il vescovo Tomasi: “Mi sembra che sia una bella riqualificazione, sono venuto qui all’inizio dei lavori e ho voluto esserci anche oggi. È sempre un’ottima cosa quando un’istituzione mette a disposizione i suoi talenti per dare un volto più bello alla città di Treviso”.
(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
#Qdpnews.it