Al civico 32 di via Barberia il tiramisù ha trovato (letteralmente) la sua casa. Risale a settembre scorso, infatti, l’inaugurazione del concept store dedicato al dolce italiano più amato al mondo che affonda le sue radici proprio a Treviso.
Dietro al progetto c’è l’imprenditrice trevigiana Elisa Menuzzo, già titolare dell’azienda Treviso Tiramisù che con le sue monoporzioni di tiramisù classico e non solo, ha già conquistato il settore Horeca in Italia e all’estero.
“Questa vuole essere la casa della gastronomia veneta, dove bello e buono s’incontrano” spiega Menuzzo per cui forma e sostanza sono una cosa sola. Nella casa del tiramisù questi due aspetti godono della medesima cura e attenzione meticolosa per il dettaglio. Lusso? Non è il concetto giusto per descrivere la nuova mecca del gusto di Treviso. “Tutti ci meritiamo di stare bello – precisa la titolare – per questo la casa del tiramisù offre un’esperienza accessibile a tutti e conserva un’anima informale”.
Lo store occupa i quattro piani di Palazzina Barberia un gioiello architettonico che è stato restituito alla cittadinanza dopo tre anni di restauro a cura dell’architetto ferrarese Paolo Arveda. La dimora, di origine quattrocentesca, dall’esterno colpisce per il suo slancio verticale e per quel fascino rinascimentale veneziano.
L’interno è impreziosito da affreschi e decorazioni a soffitto riaffiorati dopo secoli sotto ben cinque stratificazioni d’intonaco. I piatti sui quali vengono servite le pietanze, a riprova che qui nulla è lasciato al caso, sono decorati con motivi che richiamano proprio gli affreschi emersi dal restauro.
Per passare da un piano all’altro si salgono le scale oppure si monta sull’ascensore in vetro, pensata come una piattaforma panoramica dalla quale cogliere i dettagli architettonici della struttura.
Lo spazio è funzionale alle tante anime della casa del Tiramisù: bottega del gusto (gli scaffali sono una sfilata di prodotti di nicchia da aziende selezionate prevalentemente sul territorio), caffetteria, ristorante, luogo di degustazione e di convivialità ma anche di trasmissione della cultura gastronomica veneta. Al secondo piano è stato allestito uno spazio ad hoc per ospitare show cooking, produzioni televisive ed eventi in diretta.
Non solo il tiramisù preparato secondo la ricetta tradizionale, in via Barberia, a tutte le ore del giorno, si viene per assaggiare il dolce simbolo di Treviso declinato in decine di versioni da quella con caffè e liquirizia fino a quello con il mandarino, servito in “vaseto” o nella “copeta”. Da poco è stato inserito in carta anche l’inedito tiramisù con gianduia e piselli realizzato dallo chef stellato Alessandro Gilmozzi autore anche del menu del ristorante che propone ricette venete rivisitate.
Gianduia, piselli canditi, savoiardi bagnati nel rhum e crema di mascarpone sono gli ingredienti del suo innovativo tiramisù, pensato come un omaggio personale al territorio.
“I puristi di questo dolce tradizionale non devono preoccuparsi – rassicura lo chef del ristorante in Val di Fiemme “El Molin”, una stella Michelin, che lo scorso anno ha ottenuto anche la Stella Verde – Quello classico non mancherà mai alla casa del tiramisù, ma lavorare in cucina vuol dire anche prendersi delle libertà, deviare dalla tradizione e guardare avanti senza perdere di vista il divertimento: la cucina è anche questo”.
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