Top 500 Treviso, lo studio sul sistema produttivo delle aziende del territorio: la chiave di accesso alla finanza straordinaria è la sostenibilità

Le aziende che hanno adottato pratiche per la sostenibilità sono guardate con grande interesse dagli investitori professionali. Ben l’88% degli operatori la considera la chiave di accesso ai fondi di investimento.

Si tratta di quelle aziende che hanno applicato le direttive E.s.g. stabilite dalla Comunità europea, ossia su ambiente e consumi energetici, inclusione sociale e buone regole del governo aziendale (environmental, social, governance).

L’attrattività sul mercato delle buone pratiche aziendali è confermata anche da un altro studio di PwC che segnala l’intenzione del 75% degli investitori istituzionali europei intervistati di interrompere l’acquisto di prodotti europei non E.s.g. nei prossimi due anni.

L’elevato gradimento degli investitori è stato comunicato nell’evento ‘Top 500 Treviso’, promosso dal Gruppo Gedi in collaborazione con Assindustria VenetoCentro e PwCItalia, e trasmesso in streaming da Palazzo Giacomelli di Treviso.

Un check-up annuale sul sistema produttivo trevigiano con la realizzazione della graduatoria, in base al fatturato, delle prime 500 aziende, ognuna corredata dai principali parametri finanziari.

Sorge la domanda su quanto le aziende della Marca siano interessate ad attirare l’attenzione degli investitori professionali. La risposta è: molto. Infatti, la provincia di Treviso e in generale il Nordest sono territori ricchi di opportunità per operazioni di finanza straordinaria.

Nel biennio 2020-2021 se ne sono registrate nella Marca 36, di cui 17 nel 2021, e hanno dotato le aziende coinvolte di nuove risorse per consolidare o sviluppare maggiormente la crescita.

La caratteristica di queste operazioni è di concludersi con l’acquisto, da parte dell’investitore, di tutte o di parte delle quote del capitale sociale. Ciò comporta un importante cambio di passo, perché a fianco dell’imprenditore-padrone vengono collocate nuove figure con un bagaglio specifico di competenze, utili al progetto di crescita o al passaggio generazionale, assicurando in genere nuova linfa per la continuità del lavoro e dell’occupazione.

Le 500 aziende incluse nella graduatoria di Top Treviso nel 2020 hanno realizzato complessivamente un fatturato di 30,8 miliardi di euro, 6,6 meno dell’esercizio precedente.

Ma il 39% delle aziende ha avuto una crescita superiore al 10% del proprio fatturato. Inoltre, la diffusa riduzione del volume delle vendite ha spinto a favore di migliori performance finanziarie.

Il 57% delle imprese ha così avuto il margine operativo lordo in crescita, ossia la differenza tra il valore della produzione e i costi della produzione.

Un sistema produttivo, dunque, non piegato dalla pandemia, che trova conferma dalle dinamiche eccellenti della ricerca & sviluppo sbocciate in nuovi brevetti.

Sono infatti 174 quelli depositati nel 2020 dalle aziende della provincia di Treviso, 18 in più rispetto l’anno precedente. Ora la crescita rischia grosso per l’aumento del costo dell’energia e delle materie prime, oltre che per gli intralci agli scambi con l’estero provocati dalla guerra nel cuore dell’Europa.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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