Dopo avere subìto per anni violenze fisiche e psicologiche, avrebbe avuto così tanta paura di suo marito e ne sarebbe stata talmente succube da aver accettato anche le condizioni inique che lui le aveva imposto per la separazione.
Solo grazie alle sedute con una psicologa la donna avrebbe preso consapevolezza degli abusi trovando il coraggio di denunciarlo. Questi i contorni della vicenda consumatasi in un comune dell’hinterland coneglianese, approdata ieri in Tribunale a Treviso nel processo a carico dell’uomo, un 54enne che deve rispondere di maltrattamenti, lesioni e violenza sessuale.
A raccontare in aula l’incubo vissuto dalla presunta vittima, che si è costituita parte civile con l‘avvocato Remo Lot, è stata la psicologa che l’ha seguita nel suo percorso di recupero.
All’uomo la procura contesta accuse pesantissime. Dal 2014 al 2017, anno in cui si erano separati, il 54enne avrebbe ripetutamente picchiato la moglie, colpendola con calci e pugni. In un’occasione le avrebbe versato addosso una tazza di tè bollente, in un’altra le avrebbe completamente torto le dita di una mano. Violenze fisiche ma anche psicologiche, con insulti quotidiani tesi a sminuirla e minacce di morte.
L’uomo l’avrebbe anche costretta, come riportato nel capo d’imputazione, a subire atti sessuali e palpeggiamenti nelle parti intime. Comportamenti che, secondo l’accusa, avrebbero ridotto la moglie a vivere in un regime di vita tormentoso e in uno stato di vessazione nel quale, come ha riferito la psicologa, la donna si era letteralmente annullata.
Tanto che – così ha raccontato la dottoressa ai giudici – quando nel 2017 i due si erano separati lui avrebbe cercato di imporle le sue condizioni sul mantenimento e sull’affidamento dei figli, minacciandola di morte anche telefonicamente. Grazie all’aiuto della psicologa, seduta dopo seduta, la donna si era resa conto di essere stata trattata e di essersi di conseguenza comportata come una “schiava”. Solo allora aveva trovato la forza di denunciare l’ormai ex marito, che per questo è finito alla sbarra.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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