Attualmente 122 dipendenti dell’Ulss 2 risultano essere positivi al Covid-19; oggi sono 1242 i nuovi casi di positività (in aumento) rilevati nella Marca Trevigiana, mentre nelle terapie intensive ospedaliere la situazione è, per ora, in nettissimo miglioramento poiché si registra il solo ricovero al Ca’ Foncello di una persona contagiata da coronavirus.
Sono alcuni dati che illustrano il presente dalla pandemia in provincia di Treviso, riferiti oggi dal direttore generale dell’Ulss 2 Francesco Benazzi, a margine di una conferenza stampa sul nuovo ufficio del Dipartimento di prevenzione. L’occasione ha offerto lo spunto per diffondere i numeri più “freschi” correlati al Covid-19.
“La variante Omicron 2 si sta lentamente sovrapponendo alla Omicron; è molto veloce nella diffusione, ma provoca meno problemi respiratori rispetto alla Delta” ha sottolineato il dg Benazzi, “Il tasso Rt si sta abbassando. Sono 533 i positivi ogni 100 mila persone, l’incidenza però sale a 743 su 100 mila se riferito ai minori. E’ in questa fascia d’età che riscontriamo la maggior diffusione del virus in provincia. Sono 335 le classi in cui stiamo registrando casi positivi. Comunque, quello che conta per noi sono i ricoveri ospedalieri e in terapia intensiva, che sono calati di molto e quasi vicini allo zero. Attualmente sono tre i pazienti ricoverati con disturbi respiratori“.
L’Ulss 2 sta monitorando anche lo stato di salute e la diffusione del Covid-19 tra i profughi ucraini che hanno trovato già rifugio nella Marca. Tre persone in fuga dal Paese balcanico sono ricoverate negli ospedali trevigiani: una donna in stato di gravidanza accolta nel reparto di ginecologia e due uomini che sono arrivati già affetti da varie patologie. Per quanto riguarda la somministrazione del vaccino ai profughi ucraini, Benazzi ha precisato: “Noi non siamo obbligati a vaccinarli, a meno che non siano persone con più di 50 anni che vanno a lavorare nelle nostre aziende. Del resto, il Governo sta pensando di richiedere ai lavoratori, dopo il 31 marzo, solo il tampone per accedere in azienda“.
Grazie alle vaccinazioni di massa, sostiene il manager della sanità trevigiana, si sta riscontrando il calo del Rt, passato dai 9,5% del periodo di massima criticità al 3,9 di oggi. Per sapere in che misura è ancora presente nella popolazione saranno decisivi i prossimi dieci giorni. Intanto la corsa al vaccino nell’Ulss 2 ha subìto una forte frenata, con 614 vaccinazioni effettuate nella giornata di ieri.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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