Sono circa 2.000 le comunicazioni pervenute alla prefettura di Treviso da parte di imprese che chiedono di poter proseguire la loro attività produttiva in quanto inserite in modo funzionale nelle filiere che, invece, devono o possono proseguire la produzione.
Queste imprese sono collegate anche a servizi essenziali e di pubblica utilità o operano a ciclo continuo, la cui interruzione comporta grave pregiudizio per gli impianti o pericolo di incidenti.
Tutto questo avviene a circa dieci giorni dall’entrata in vigore delle disposizioni che, in conseguenza della diffusione del contagio da Covid-19, hanno disposto la sospensione delle attività produttive e commerciali ritenute non essenziali, sospensione che durerà fino al prossimo 13 aprile.
Le comunicazioni già esaminate sono 1.470 e i provvedimenti di sospensione delle attività adottate sono invece 110.
Le motivazioni dei provvedimenti di sospensione sono diverse, come la mancata dimostrazione della funzionalità dell’attività svolta rispetto alle filiere produttive consentite indicate, ovvero l’indicazione di filiere produttive non rientranti tra quelle consentite.
L’esame delle comunicazioni è particolarmente complesso e sta impegnando fortemente gli uffici della prefettura che, come tutti gli altri uffici della pubblica amministrazione, sta operando con un numero limitato di dipendenti, alcuni dei quali in smart working o in ferie obbligate.
Molte comunicazioni sono formulate in modo errato o incompleto e ciò rende ancora più complessa la verifica dell’apporto della singola attività al fine di assicurare la prosecuzione della filiera produttiva indicata, che non sempre è di agevole ed immediato riscontro.
In questa attività, la prefettura si avvale del supporto della Cciaa (Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura) e, attraverso essa, delle categorie economiche, nonché della collaborazione delle organizzazioni sindacali.
Non mancano infatti incontri periodici in videoconferenza per continuare ad avere una comunicazione costante anche in questa fase emergenziale.
Infine, riguardo le aziende che possono continuare l’attività perché rientranti in filiere consentite, verranno effettuati controlli con il coinvolgimento della Guardia di Finanza.
(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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