Non li dimostra cent’anni, Eugenio Sartorello. La carta d’identità parla chiaro, dice chiaramente 1921, ma dietro al sorriso buono e alle mani lavoratrici di questo nonno c’è tantissima energia. E un dettaglio non da poco: è il più anziano iscritto all’Atap del Veneto, l’associazione che riunisce gli apicoltori.
Si dedica alle api da cinquant’anni (anche se la passione era iniziata molto, molto prima) e adesso tiene corsi per chi vuole avvicinarsi alla disciplina: prima in presenza, ma nell’ultimo periodo anche su Zoom. Non si è fatto fermare dalla tecnologia e dalle distanze, ha trovato il modo di continuare a distribuire i suoi saggi consigli a chi ne ha bisogno.
“Ho tenuto almeno quaranta corsi, penso di aver avuto almeno 300 allievi, a cui bisogna aggiungere quelli che partecipano agli incontri e alle conferenze – racconta -. La prima regola è l’igiene, la seconda è l’alimentazione, la terza la cura. E mai fare domani, con le api bisogna fare sempre ieri. Un consiglio ai giovani? Difficilmente li ascoltano. Sono quasi cinquant’anni che faccio lezioni e qualcuno dice che dico sempre le stesse cose ma l’apicoltura è una tavola pitagorica, ogni casella ha bisogno di essere riempita. Servono soprattutto passione e dedizione”.
Il sindaco Mario Conte oggi lo ha omaggiato con una pergamena, “Riconoscimento per una vita piena, vissuta con sacrificio, dedizione, impegno e grande serietà, esempio dei valori del nostro territorio” e “come segno di gratitudine per la grande passione riservata all’apicoltura della quale è diventato “Maestro” contribuendo alla nascita del primo gruppo di apicoltori della provincia e diffondendone la pratica con grande rispetto per le api e il necessario rigore nei principi”.
(Foto: Comune di Treviso)
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