Treviso, arrestati i componenti della banda dell’abbraccio, avevano provocato la morte di un anziano ad Arcade

 

I carabinieri del nucleo investigativo del Comando provinciale di Treviso hanno posto fine all’attività criminale di due donne e un uomo di origine rumena colpevoli di aggressioni a scopo di rapina.

Sono stati quasi cinquanta i colpi denunciati durante l’estate in provincia di Treviso e le modalità sono conosciute con la cosiddetta “tecnica dell’abbraccio”.  

Nello specifico i carabinieri si sono concentrati in due furti avvenuti il 2 agosto ad Arcade e a Motta di Livenza.

Nel primo colpo i tre avevano avvicinato un 84enne del posto nelle vicinanze della chiesa per sottrargli una collana e un bracciale e vista la resistenza dell’uomo lo avevano fatto cadere rovinosamente a terra procurandogli la rottura del collo del femore della gamba sinistra. Il 27 settembre dopo un lungo ricovero in ospedale le condizioni generali dell’anziano sono peggiorate fino alla morte.

Un aiuto fondamentale all’indagini è stato dato dalla stessa vittima che ai parenti ha dichiarato in dialetto “i me ha tirà, e i me ha fat cader” a dimostrazione che nel caso lo scippo non avvenga immediatamente i tre erano disposti ad usare la forza per raggiungere il loro obbiettivo.  

Visionando le immagini di videosorveglianza del paese i carabinieri hanno rintracciato l’auto, una Opel di colore nero, usata poi per un successivo scippo avvenuto a Motta di Livenza.

Il modus operandi dei tre cugini rumeni è sempre stato lo stesso durante i colpi effettuati: a bordo della loro auto, con alla guida Davide Stan e con le due donne Manuela Stan e Monica Stan sedute nei sedili posteriori con il volto nascosto da delle tendine parasole, giravano lentamente nei paesi per addescare la loro preda.

Una volta scese dal mezzo e avvicinata la vittima con la scusa di essere una loro vecchia conoscenza e abbracciata veniva sfilato loro gli oggetti di valore che possedevano.  

L’attività d’indagine svolta dai carabinieri di Treviso con il coordinamento del sostituto procuratore della repubblica Davide Romanelli e in collaborazione con il servizio per la cooperazione internazionale di polizia e i collaterali organismi di polizia esteri interessati hanno portato all’arresto dei tre membri della banda, già noti alle forze dell’ordine per innumerevoli precedenti penali.

 Nei mesi precedenti al fermo l’auto dei tre era stata ripetutamente segnalata oltre che nella Marca Trevigiana anche nelle provincie di Parma e Firenze.  

La ventisettenne Monica Stan è stata intercettata dalla polizia rumena nella località di Nadlac, paese di confine tra la Romania e l’Ungheria, mentre gli altri due complici (Davide Stan 21enne e Manuela Stan 26enne) sono stati fermati a quasi 500 chilometri di distanza a testimonianza della forte mobilità della banda.

Nei prossimi giorni i membri della banda verranno estradati in Italia e processati per i reati di furto aggravato, rapina aggravata, omicidio preterintenzionale e lesioni personali volontarie aggravate.

 
(Fonte: Simone Masetto © Qdpnews.it).
(Foto e video: Qdpnews.it © Riproduzione riservata).
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