C’è tanta paura e incertezza che dilaga nel territorio locale a causa del contagio da Coronavirus, una patologia inizialmente sfociata con gravi focolai in Cina e ora, purtroppo, divenuta un’emergenza sanitaria italiana.
Incertezze, nonostante i decreti ministeriali diramati e le parole del premier Giuseppe Conte andate in onda sulle reti nazionali, in merito a quanto si può e non si può fare in questo periodo critico.
A testimonianza di ciò, è il boom di chiamate che stanno impegnando in queste ore tutte le Forze dell’Ordine: si parla di circa 11 telefonate al minuto. Una cifra che rende impossibile poter rispondere in maniera immediata e tempestiva a tutte quante le telefonate.
Ma le richieste fatte agli uomini in divisa sono davvero le più disparate: c’è chi espone la necessità di doversi spostare fuori Comune per andare a trovare il fidanzato, fino alle richieste dei genitori di poter portare al parco i figli perché in difficoltà nel tenerli in casa.
Domande a cui viene rinnovato l’appello di stare in casa, l’unica soluzione per poter uscire più in fretta da questo stato di segregazione nazionale.
Evitare di uscire, se non per motivi di lavoro o per andare al supermercato, come spiegano le autorità in questi giorni, significa evitare di creare assembramenti, che possono potenzialmente ampliare la diffusione del contagio.
Nonostante ciò, le domande della popolazione su questo stato di emergenza, stando al numero di chiamate raggiunto, sono ancora davvero tante.
(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
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