Treviso, Ca’ Foncello centro d’eccellenza per le malattie rare: in dieci dal Friuli col pulmino per curarsi

Treviso Ca Foncello 169

Sempre più affermato, l’ospedale di Treviso, per la cura delle malattie rare. Per la cura delle Ipd (Immunodeficienze primitive) un gruppo di pazienti friulani ha scelto il centro per le malattie rare del sistema immunitario nella Prima medicina del presidio ospedaliero di Treviso.

Per raggiungere l’ospedale trevigiano di Ca’ Foncello, si sono organizzati insieme e in collaborazione con l’associazione dei pazienti, hanno noleggiato un pullmino. In dieci, oggi hanno sostenuto la prima visita nella struttura diretta dal professor Carlo Agostini, tra le principali in Italia per la cura delle immunodeficienze primitive e secondarie.

“Le immunodeficienze devono essere seguite da un centro con una rilevante esperienza specialistica – sottolinea Andrea Gressani, vicepresidente nazionale dell’Associazione immunodeficienze primitive (Aip) e uno dei pazienti giunti oggi a Treviso -. Questo perché possano essere gestite sfruttando aggiornamenti e contatti che un centro come quello di Treviso, incluso in una rete nazionale e internazionale, può risolvere. Abbiamo avuto un incontro con il direttore Benazzi che ha dato grande disponibilità per fruire della struttura trevigiana, avviando quindi un rapporto con il Ca’ Foncello. Grazie all’Aip le difficoltà logistiche dei trasferimenti sono state risolte con il noleggio di un pulmino”.

La scelta del gruppo friulano di pazienti conferma che la Prima medicina dell’ospedale Ca’ Foncello dell’azienda Ulss 2 Marca Trevigiana rappresenta uno dei principali riferimenti per la presa in carico di pazienti colpiti da malattie rare immunologiche. Sono numerosi, infatti, i pazienti che giungono al reparto non solo dalle regioni confinanti ma da tutta Italia.

“Una malattia – spiega il professor Carlo Agostini – viene definita rara quando la sua prevalenza, intesa come il numero di casi presenti su una data popolazione, non supera la soglia stabilita dalla Unione Europea di 5 casi su 10 mila persone. Può essere dovuta ad una predisposizione genetica. A Treviso, vengono seguiti pazienti provenienti da ogni parte d’Italia. Tra le patologie seguite dal reparto oltre alle immunodeficienze primitive le vasculiti, le malattie autoimmuni, le patologie autoinfiammatorie, la sarcoidosi, la fibrosi polmonare e le malattie allergiche nella loro completezza”.

Le immunodeficienze primitive (Idp) sono malattie causate da difetti del sistema immunitario che comportano un’aumentata suscettibilità alle infezioni. Alcune hanno trasmissione ereditaria e in questo caso si manifestano nei primi mesi dopo la nascita, ma la maggior parte dei pazienti seguiti al Ca’ Foncello sono adulti che presentano difetti immunologici che non riconoscono una base genetica.

Sin dall’esordio coloro che ne soffrono presentano un’aumentata predisposizione ad infezioni da germi normalmente innocenti ma che sono potenzialmente pericolosi per il paziente. La prognosi delle immunodeficienze primitive pertanto non può essere generalizzata e varia a seconda del tipo di alterazione immunologica oltre che dalle prospettive terapeutiche e dalla gravità delle complicanze.

(Fonte: Ulss 2).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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