Treviso, capitale del coniglio sotto attacco speculativo: ai p​roduttori prezzo 5 volte inferiore di quello al consumo

Storicamente la Marca trevigiana vanta una produzione da primato nell’allevamento di conigli e tuttora la provincia di Treviso è la prima in Italia per produzione con 2,5 milioni di capi su 20 milioni prodotti nel nostro Paese. Le aziende cunicole trevigiane sono 70.

Vogliamo denunciare il gravissimo stato di crisi che il settore cunicolo sta vivendo – sottolinea Giorgio Polegato, presidente di Coldiretti Treviso – La Marca trevigiana è la più importante in Italia ed una delle prime in Europa per la produzione di coniglio ad altissimo standard di qualità. Da due settimane a questa parte il prezzo è sceso di oltre il 20%, a fronte di un consumo aumentato del 4%”. Sarebbe in atto quindi una speculazione da parte del mondo industriale della macellazione che rende la filiera totalmente iniqua. Infatti, mentre il prezzo al consumo è costante (8\9 euro al kg), il prezzo ai produttori trevigiani è di 1,4 euro\kg con un ricarico scandaloso che supera anche il 500 per cento.

“Il vero effetto di tutto questo è che le aziende rischiano di chiudere facendo sparire un prodotto dell’eccellenza made in Italy con la speranza di qualcuno di importare conigli a costi bassissimi come lo sarebbe la loro qualità – aggiunge Antonio Maria Ciri, direttore di Coldiretti di Treviso – A breve sugli scaffali avremo solo coniglio spagnolo o francese, paesi dove peraltro non si registra questo fenomeno speculativo”. Non manca la richiesta di Coldiretti Treviso: “Si chiede un prezzo di sopravvivenza a minimo 2 euro al kg a fronte dei costi di produzioni che possono raggiungere 1,80 euro al kg – conclude Polegato.

Settore ricco di tradizione e memoria storica della provincia di Treviso. Il mondo della macellazione deve essere consapevole che la scomparsa dei produttori nostrani provocherebbe delle problematiche a tutta la filiera”.

(Fonte: Coldiretti Treviso).
(Foto: web).
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