Treviso, celebrazioni in Provincia per il “Giorno della Memoria”: ricordato l’uomo che disse di no a Hitler

Questa mattina, lunedì 27 gennaio 2020, all’auditorium Sant’Artemio, negli spazi della Provincia di Treviso, si è tenuto un evento ufficiale in occasione del “Giorno della Memoria” alla presenza di tanti studenti e di diverse autorità civili, militari e religiose della Marca Trevigiana.

L’appuntamento, organizzato dalla Provincia di Treviso e dal Consorzio Bim Piave, quest’anno è stato dedicato al bolzanino Josef Mayr-Nusser, arruolato forzatamente nelle SS nel settembre del 1944.

Partito per l’addestramento verso Konitz, nella Prussia occidentale, al termine delle tre settimane di formazione la procedura prevedeva di prestare giuramento a Hitler in forma solenne, come atto di fedeltà incondizionata al regime nazista.

A quel punto Josef decide di alzare la mano per chiedere la parola al maresciallo delle SS e, davanti ai compagni impauriti, dichiara che non avrebbe pronunciato il giuramento.

Considerato un traditore, l’uomo verrà deportato inizialmente nel lager di Buchenwald e poi a Dachau, destinazione che non riuscirà a raggiungere, morendo il 24 febbraio del 1945 a Erlangen.

Joseph Mayr-Nusser è stato riconosciuto beato dalla chiesa cattolica nel 2017.

La cerimonia è iniziata con i saluti del presidente della Provincia di Treviso, Stefano Marcon, del sindaco di Treviso, Mario Conte, del presidente del Consorzio Bim Piave Treviso, Cristina Da Soller, del vescovo di Treviso, Monsignor Michele Tomasi, e del prefetto Maria Rosaria Laganà.

In seguito, c’è stata la consegna delle medaglie d’onore concesse alla memoria di alcuni cittadini italiani, deportati o internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra nell’ultimo conflitto mondiale.

Le amministrazioni comunali di Fontanelle, Gaiarine, Loria, Preganziol, San Biagio di Callalta e San Fior hanno consegnato le medaglie ai parenti dei decorati Guido Magoga, Mario Andreazza, Egidio Pertile, Antonio Mattiello, Narciso Sbroggiò, Sigismondo Rossitto e Antonio Tomasella.

Il presidente del consiglio comunale di Mareno di Piave ha consegnato le medaglie ai parenti dei decorati Rino Capraro, Francesco Peruzza, Antonio Schincariol, Abramo Zanardo, Francesco Zanella e Defendente Zanetti.

Le amministrazioni comunali di Codognè, Colle Umberto e Conegliano hanno consegnato le medaglie ai parenti dei decorati Domenico Grando, Galliano Grando, Girolamo Pizzinato, Vincenzo Poser e Riccardo Bravin.

Per finire, le amministrazioni comunali di San Vendemiano, Sernaglia della Battaglia, Treviso e Valdobbiadene hanno consegnato le medaglie ai parenti dei decorati Rino Bottega, Guido Fregolent, Ermenegildo Tosatto, Leo Chiodero e Giovanni Pappo Casagrande.

Commovente il momento in cui la moglie del decorato Ermenegildo Tosatto, la signora Maria Zago, si è avvicinata alle autorità per ritirare la medaglia.

La mattinata si è conclusa con l’intervento di Samuele Busetto, docente di storia e filosofia al liceo “Giuseppe Berto” di Mogliano Veneto, e con lo spettacolo, fondamentale per i giovani presenti in sala, dal titolo “Io non giuro. La testimonianza di Josef Mayr-Nusser: l’uomo che disse no a Hitler”.

(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto e Video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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