Treviso, Confcommercio e Fipe in lutto per la morte a 85 anni di Franco Zoppè, nome storico della ristorazione trevigiana. Il ricordo di Zaia

Ha destato profondo cordoglio in casa Confcommercio e in Fipe la notizia della scomparsa di Franco Zoppè, 85 anni, mancato la scorsa notte al Cà Foncello per un malore improvviso.

Era residente a Treviso in via Tofane, lascia la moglie chiamata da tutti Cicci, i figli Carlo e Nicola, il nipote Alberto Zoppè e moltissimi amici di Fipe, di Confcommercio Treviso e tanti colleghi imprenditori.

Zoppè ha scritto pagine importanti nella storia della somministrazione e ristorazione trevigiana, è stato un imprenditore precursore di molte tendenze che poi si sono imposte nel mercato, ha ideato, creato e gestito, in società col fratello Piero (mancato nel 2005), il format di successo di molti locali dai primi anni ’60 fino alla fine degli anni ’80, segnando la storia della città e lasciando un ricordo indelebile per bravura e signorilità in molti trevigiani.

La lista dei locali “storici” da lui fondati e gestiti è fitta: il Bar Borsa, il buffet della stazione dei treni, il Bar Siamic, il bar del Teatro comunale, fino allo storico ristorante “Al nostro bar” dove ora c’è Pino.

Senza contare altre iniziative imprenditoriali avviate a Castelfranco Veneto, Grado, Jesolo, tutte gestite con pieno successo.

Negli ultimi anni, dopo aver lasciato l’attività imprenditoriale, per esperienza e competenza era stato chiamato come direttore dal Gruppo Cremonini per dirigere il buffet della stazione di Mestre e di varie altre città del Nord Italia.

In Confcommercio ha co-fondato il Gruppo Ristoratori, è stato per vari mandati autorevole presidente della Fipe-Confcommercio, una delle categorie più importanti, ha condotto varie azioni di sensibilizzazione e campagne verso i giovani volte al contrasto dell’abuso di alcol, anche in collaborazione con gli istituti alberghieri e l’azienda sanitaria.

Per un decennio è stato storico componente della giunta esecutiva di Ascom-Confcommercio Treviso. Era un uomo di associazione ma anche di cultura, amava l’arte e ha co-fondato l’Associazione Eventi Artistici, tuttora attiva in città.

“Franco rappresenta una grande generazione di imprenditori del commercio, per tutti noi giovani è stato un insigne esempio di impegno associativo, ha scritto una pagina fondamentale della ristorazione trevigiana” commenta Federico Capraro, presidente di Confcommercio Treviso, che lo ha conosciuto quando faceva parte del Gruppo Giovani.

“In Fipe – spiega Dania Sartorato – ha lasciato un segno profondo e tracciato molte strade, prima fra tutte l’impegno per il sociale, valorizzando il ruolo dell’esercente come imprenditore a tutto tondo capace di leggere i mutamenti sociali e di contrastare attivamente i disagi, soprattutto dei ragazzi. Ho raccolto la sua eredità e mi sento onorata”.

“Abbiamo perso un altro simbolo della ristorazione trevigiana e veneta, un professionista che già nei decenni scorsi aveva saputo intuire il futuro del settore e dei gusti della clientela ma sempre rimanendo ancorato alla nostra tradizione conviviale e gastronomica”.

Anche il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, ha ricordato Franco Zoppè: “In ogni sua attività ha sempre detto qualcosa di nuovo nel settore, caratterizzando i numerosi locali che ha gestito nel corso della sua carriera anche con lo spirito profondamente trevigiano che gli apparteneva. Ma il suo impegno è stato importante e determinato anche in ruoli di responsabilità nelle organizzazioni di categoria, segno di una passione per il mestiere di ristoratore che andava oltre gli interessi di bottega. Nel ricordarlo con gratitudine per l’amore che ha sempre dimostrato nel suo lavoro, invio ai familiari le più sentite condoglianze”.

La notizia della scomparsa ha commosso l’intero Palazzo del Terziario, dove era conosciutissimo e ha richiamato il ricordo e il riconoscimento affettuoso e sincero di molti.

Tutti i colleghi presidenti ed ex presidenti Renato Salvadori e Guido Pomini, l’ex direttore Piero Tedesco, lo ricordano come un “signore gentile, affabile, d’altri tempi, un uomo di indiscussi valori umani e morali che ha portato un contributo fondamentale alla città e alla Confcommercio tutta”.

La sua eredità imprenditoriale è stata raccolta dal nipote Alberto Zoppè, figlio del fratello Piero, che ora gestisce in società il Tocai e il Bistrot sulle mura.

(Foto: Confcommercio Treviso).
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