Treviso, il lievito diventa “a domicilio”: prodotto da Bioenologia 2.0, sta conquistando le cucine in quarantena

 

Ora a domicilio anche la distribuzione di lievito per fare pane o pizza: il periodo di quarantena che sta mettendo alla prova molti italiani é anche occasione per dedicarsi più a se stessi e ai propri interessi. Tra chi si allena in salotto, chi é impegnato nella sfida dello smart working e chi rivoluziona il garage c é anche chi ha finalmente il tempo di tornare in cucina.

É per questo che tra le corsie dei supermercati vanno sempre più a ruba non solo generi di prima necessità ma anche paste sfoglie e lieviti. Il laboratorio Bioenologia 2.0 di Oderzo ha saputo leggere perfettamente la domanda e ha deciso di alzare l’asticella della propria produzione: non solo lievito per birra, vino o probiotoco, ora é produttore e distributore di lievito per pane. 

“Dal 2012 abbiamo una distribuzione che tocca tutta Europa, produciamo interamente nei nostri laboratori, quindi perché non offrire un prodotto in più alla nostra Marca, soprattutto in questo periodo di necessità? – spiega il titolare Maurizio PoloIl nostro é un lievito totalmente naturale e con un know how orgogliosamente Made in Italy, una rarità assoluta: normalmente i lieviti che compriamo nei supermercati sono francesi belga o canadesi”.

La particolarità del prodotto che offre Bioenologia 2.0 sta nel fatto che non si tratta di lievito secco, che dà, insegna Polo, un gusto particolare al pane, ma è cremoso e leggero, per un sapore più delicato.

La distribuzione va dal grande al piccolo consumatore, anche con consegne a domicilio, cosa molto apprezzata in questo periodo di immobilità forzata. “Il prodotto piace, l’abbiamo testato tra noi e con i clienti, rende il pane più fragrante, lo fa durare di più, é sano. É quasi più buono di quello del panificio” scherza concludendo.

Il lievito per il pane si inserisce nell’ambito più ampio della produzione naturale e biologica in cui si impegna il Laboratorio Polo di ricerca e sviluppo di cui fa parte Bioenologia 2.0: é recente infatti il prestigioso bando per “La migliore proposta di lievito” che ha coinvolto le migliori università e scuole di enologia e settore alimentare, proprio in tema di prodotti naturali.

É un premio dal valore di 8mila euro che valorizza l’originalità e unicità del lievito proposto. La scadenza del bando, a causa delle odierne disposizioni di emergenza dovute alla pandemia Coronavirus é inevitabilmente prorogata.

(Fonte: Alice Zaccaron © Qdpnews.it).
(Foto e video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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