Treviso, finanzamenti statali per la sicurezza nelle scuole insufficienti, protesta la Cgil: “Risposte insufficienti”

Il Ministero dell’Interno – Dipartimento per la Finanza locale ha pubblicato in questi giorni l’elenco dei contributi assegnati ai Comuni per la messa in sicurezza di scuole, strade, edifici pubblici e patrimonio comunale, efficientamento energetico e abbattimento delle barriere architettoniche per l’anno 2020.

Il contributo varia in base al numero di abitati e vede diverse fasce che vanno dai 50.000 euro per i Comuni fino a 5.000 abitanti arrivando ai 170.000 euro per i Comuni tra i 50.000 e i 100.000 abitanti. Il totale assegnato ai 94 Comuni trevigiani ammonta a 6.900.000 euro. Briciole, secondo lo Spi Cgil di Treviso, che lancia un appello ai sindaci.

La ripartizione è così suddivisa: comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti: euro 50.000; comuni con popolazione da 5.001 a 10.000 abitanti: euro 70.000; comuni con popolazione da 10.001 a 20.000 abitanti: euro 90.000; comuni con popolazione da 20.001 a 50.000 abitanti: euro 130.000; comuni con popolazione da 50.001 a 100.000 abitanti: euro 170.000. I comuni beneficiari del contributo sono tenuti a iniziare l’esecuzione dei lavori per la realizzazione delle opere pubbliche entro il 15 settembre 2020.

Ancora una volta ci troviamo a fare i conti con finanziamenti statali inadeguati – commenta Paolino Barbiero (nella foto), segretario generale dello Spi Cgil di Treviso – in tutto il territorio trevigiano arrivano 6 milioni e 900.000 euro da distribuire in 94 municipi, dove soltanto uno supera i 50.000 abitanti ed è il capoluogo, Treviso. Si tratta di risorse insufficienti e che magari andranno a tamponare qualche situazione o a supportare i piccoli Comuni per qualche opera, ma non potranno certo dare una risposta effettiva ai bisogni dei cittadini nei nostri territori”.

Ecco perché è bene che i Comuni lavorino in un’ottica sovracomunale. Come Spi abbiamo sempre spinto per le fusioni e supportato le aggregazioni di funzioni in convenzioni, perché riescono a razionalizzare le risorse e offrire servizi adeguati alla cittadinanza anche in questo periodo storico dove i fondi scarseggiano.  è l’appello di Barbiero – . Ed è proprio in questo modo che, riteniamo, si debba operare anche in questo caso, usando questi stanziamenti al meglio con progetti che rispondano a una visione più ampia del singolo campanile, al fine di realizzare le infrastrutture necessarie, con l’adeguato controllo della sicurezza e della legalità dei cantieri, generando nuovo lavoro per le aziende e le maestranze del territorio, senza sprechi o mezze opere fatte solo per accontentare il proprio orticello”.

(Fonte: Spi Cgil Treviso).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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