Fino a venerdì 13 dicembre 2019, la chiesa del collegio vescovile “Pio X” di Treviso, in Borgo Cavour, ospiterà la mostra “Giotto. La Cappella degli Scrovegni”. Si tratta di una mostra didattica itinerante curata da Roberto Filippetti e allestita nell’ambito del progetto “Giotto fa scuola”.
Il centro culturale III Millennio, la Regione Veneto (Giunta Regionale) e l’ufficio scolastico regionale per il Veneto hanno deciso di sostenere questo progetto dall’alto valore culturale ed educativo, visto che i giovani studenti sono anche protagonisti di alcune iniziative collaterali organizzate nel periodo dell’esposizione.
“Giotto. La Cappella degli Scrovegni” si può visitare da martedì a venerdì dalle ore 9 alle ore 12, con una prenotazione anche dalle 14 alle 16, e sabato e domenica dalle ore 15 alle ore 18.
Per i gruppi organizzati, le visite possono essere prenotate anche fuori degli orari previsti normalmente per l’apertura. Le visite sono gratuite e vedono coinvolti attivamente i ragazzi delle scuole superiori nell’ambito del progetto educativo di alternanza scuola lavoro.
Un modo originale per avvicinarsi alla professione di “guida turistica”, abbattendo i pregiudizi che vedono le materie scientifiche prevalere su quelle umanistiche senza possibilità di riscatto, e uno strumento coinvolgente per rendere i giovani studenti consapevoli della ricchezza artistica e culturale dell’Italia.
Il capolavoro di Giotto, uno dei siti più visitati e famosi della città di Padova, rappresenta una delle massime espressioni dell’arte dei primi anni del XIV secolo e uno dei vanti della Regione Veneto grazie al celebre ciclo di affreschi che tutto il mondo ci invidia.
“Abbiamo colto l’occasione di portare a Treviso questa straordinaria esposizione – ha spiegato Simone Ferraro, dirigente del collegio vescovile “Pio X” di Treviso -, fedelissima riproduzione del capolavoro giottesco, e intorno a questo abbiamo costruito un progetto molto articolato grazie alla collaborazione dei nostri docenti e al grande entusiasmo dei nostri ragazzi che hanno accolto con grande partecipazione questa proposta”.
“I nostri studenti – ha proseguito il dirigente – sono i protagonisti di questo progetto sotto molti punti di vista, innanzitutto in quanto guide alla mostra per i visitatori, che possono accedere liberamente durante la giornata, ma anche per le scuole che hanno aderito all’iniziativa e che partecipano in orario scolastico”.
“Attraverso un progetto di tableau vivant (quadro vivente) – conclude il dirigente Ferraro – i ragazzi delle medie hanno studiato e reinterpretato gli affreschi di Giotto dando loro una nuova vita. Gli studenti della scuola primaria, invece, sono coinvolti come visitatori e apprendisti di questa proposta”.
(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
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