Saracinesche abbassate per il 62,6% delle imprese artigiane trevigiane e a casa il 58,6% degli addetti. Sulla base dei codici Ateco risultano chiuse oltre 14.230 imprese (18.4% del Veneto) e a casa 36.535 addetti (19,4% del totale regionale).
Sono 14.230 le imprese artigiane trevigiane che alla mezzanotte di ieri hanno chiuso i cancelli.
Il dato riferito agli addetti che si trovano a casa dal lavoro è di 36.535, il 58,5% del totale dell’artigianato trevigiano. Unitamente agli altri 151.400 veneti, ingrossano un esercito di 187.935 addetti (dipendenti ma anche titolari soci e collaboratori).
“Il momento è davvero complesso e complicato, ulteriormente appesantito dai tempi stretti tra la pubblicazione dei decreti e la loro entrata in vigore. Insicurezza e incertezza sono le variabili dominati che rischiano di compromettere oltre alla tenuta del sistema economico, anche quella del tessuto sociale” fanno sapere da Confartigianato imprese Marca Trevigiana.
“Chiediamo che vi siano ingenti stanziamenti dedicati a integrazione degli esistenti, per sostenere le imprese. Ad oggi in Veneto sono state 6.700 le imprese che hanno aperto la procedura per usare FSBA tutelando 27.000 dipendenti, siamo già al 20% di aziende artigiane e loro dipendenti in cassa integrazione. In provincia di Treviso sono 1800 i datori di lavoro che hanno attivato l’ammortizzatore sociale per salvaguardare 7.200 posti di lavoro”
Un numero mai raggiunto nemmeno nella grande crisi del 2013 e destinato solo ad aumentare a seguito della chiusura delle tante attività produttive non “indispensabili” e dall’impossibilità nel mondo dipendente artigiano, dove l’80% sono operai, di continuare a lavorare in modalità smart working.
I settori maggiormente colpiti sono: l’edilizia (esclusi gli installatori di impianti che possono operare) con 7.041 aziende chiuse (oltre il 91,2% del totale), seguite dal comparto del benessere 2.158, dalla metalmeccanica con 1.999, il legno/arredo con 1.159, la moda 994, e l’artistico con 373 attività chiuse.
Sul fronte degli addetti che restano senza lavoro, nella Marca, le aziende artigiane lasciano a casa 36.615 persone tra dipendenti, titolari, soci e collaboratori familiari. In questo caso il settore più coinvolto in termini assoluti è sempre l’edilizia con 12.274 persone seguito dalla metalmeccanica 9.253, il legno 4.390, la moda 4.377, il benessere con 4.356, e 923 quelli che operano nell’artistico.
(Fonte: Confartigianato imprese Marca Trevigiana).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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