Treviso, ieri chiuse le prenotazioni del Cup per la festa del patrono. Michele Seno (Articolo Uno): “Un fatto inaccettabile”

Nei giorni scorsi l’azienda sanitaria Ulss2 aveva pubblicato un avviso sui propri canali di comunicazione, dove veniva annunciato come nella giornata di ieri, martedì 27 aprile, in occasione della festa di San Liberale, patrono di Treviso, sarebbero state “garantite in tutto il territorio dell’Ulss2 solamente le attività essenziali di emergenza e urgenza, come nei giorni festivi”, quelle dei punti tampone (aperti con l’orario dei giorni feriali) e dei centri vaccinali, aggiungendo come sarebbero risultati “chiusi i servizi di prenotazione telefonica, le attività ambulatoriali, i servizi erogati presso i distretti socio-sanitari e le attività amministrative”.

In effetti ieri, chiamando il numero del Cup di Treviso, una voce elettronica, nel fornire le istruzioni per la ricerca di contatto con il servizio di interesse, una volta digitato il numero per le prenotazioni, specificava come fosse possibile solamente disdirli considerata la festività del patrono, ricordando come l’informativa fosse stata già diffusa e come fosse possibile consultare il sito web per eventuali informazioni.

Un fatto che Michele Seno, segretario provinciale di Articolo Uno, ha definito “inaccettabile”, riferendo di esserne venuto a conoscenza dopo aver ricevuto nella mattinata di ieri diverse telefonate di protesta.

“La cosa è inaccettabile e, nel mio piccolo, ho ricevuto una certa mole di telefonate di protesta per questo fatto – ha dichiarato Michele Seno – Onestamente trovo tutta la questione inaccettabile, perché un servizio pubblico non può essere chiuso in questo modo“.

“Siamo in un periodo in cui tutte le prestazioni sono soggette all’emergenza da Covid-19, – ha proseguito – quindi hanno una priorità diversa e tempi di attesa molto più lunghi. Chi avesse avuto un’esigenza è stato costretto a rinviare la possibilità di prenotare, sapendo poi come il Cup è spesso intasato e oberato di lavoro”.

“Qua nessuno sta parlando di non garantire le festività, ma di garantire comunque quello che è il servizio pubblico”, ha concluso il segretario provinciale di Articolo Uno.

(Foto: Facebook).
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