Si è tenuta nella mattinata di ieri, giovedì 28 ottobre, la presentazione del progetto Probov, a Fontanelle di Villorba.
Il progetto, che vede Latteria Soligo come partner e la conduzione da parte dell’Istituto Zooprofilattico sperimentale delle due Venezie, prevede la razionalizzazione dell’impiego di antimicrobici negli allevamenti di mucche da latte e la messa in opera di comportamenti codificati di carattere preventivo, in maniera tale da andare incontro anche alle esigenze dei consumatori.
L’iniziativa rientra in una triade progettuale sostenuta dalla Regione Veneto, per un investimento complessivo di oltre un milione e 200.000 euro: nel caso specifico del progetto Probov, sono stati impiegati 343 mila euro per la sua realizzazione, secondo quanto riferito da Federico Caner, assessore regionale all’agricoltura.
“La Regione Veneto è leader nel settore – ha continuato Caner – e ora abbiamo chiesto al ministro che la carne e il latte degli allevatori vengano pagati di più, perché bisogna incentivare il consumo dei prodotti italiani”.
Dal punto di vista pratico, il nuovo progetto prevede una fase di campionamento, dei metodi diagnostici e dei nuovo vaccini che vadano nella direzione di ridurre l’impiego di antimicrobici: delle fasi, quindi, che portino a dei comportamenti codificati e alla razionalizzazione dell’impiego degli stessi antimicrobici, come ha ribadito Luca Bano, direttore dell’Istituto zooprofilattico Treviso-Belluno.
Un sistema per preservare la salute negli allevamenti e, allo stesso tempo, la qualità dei prodotti, in direzione di un concetto di sostenibilità.
Secondo Terenzio Borga, presidente dell’associazione di produttori A.Pro.La.V., tale sistema andrà solamente a migliorare le condizioni negli allevamenti, mentre per Lorenzo Brugnera, presidente di Latteria Soligo, con queste vaccinazioni l’obiettivo è quello di arrivare all’eliminazione dell’uso di antimicrobici.
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