Treviso, il 90% degli interventi alla prostata con il robot “Da Vinci”: l’esperienza trevigiana approda a Marsiglia

L’Urologia trevigiana è sempre stata al passo con i tempi per quanto riguarda le nuove tecniche chirurgiche, soprattutto in ambito oncologico, esercitando una forte attrazione per i pazienti che necessitano di trattamenti per patologie tumorali, in particolar modo riguardanti il rene, la vescica e la prostata.

Oggi con il robot si portano a termine circa il 30% di tutti gli interventi di chirurgia maggiore (operazioni di chirurgia addominale in seguito a neoplasie che sono circa 500) eseguiti in un anno presso il reparto. Una percentuale che comprende il 90% delle prostectomie radicali, il 100% delle plastiche di correzione e anche il 40% degli interventi per tumore al rene.

La chirurgia robotica in Urologia è stata introdotta a Treviso nel 2015 dal primario Luigino Maccatrozzo, affiancato in particolar modo dal dottor Mario Salvatore Mangano, esperto del settore e responsabile dell’unità operativa semplice di chirurgia laparoscopica e robotica. Un attività che ha ricevuto grande impulso dall’acquisizione da parte dell’azienda del robot Da Vinci (nella foto,  a disposizione anche di altre discipline chirurgiche) con un investimento di oltre 2 milioni 200 mila euro.

“Grazie a questo sofisticato robot chirurgico – sottolinea il primario Maccatrozzo – è possibile offrire al paziente una maggiore precisione e sicurezza oncologica, oltre ad una riduzione del dolore post-operatorio, del rischio di perdite ematiche ed una diminuzione della degenza”.

“Il nostro lavoro quest’anno “approda” a Marsiglia al Congresso europeo di chirurgia urologica robotica (Erus), proprio per portare l’esperienza trevigiana del robot Da Vinci a livelli europei – aggiunge Maccatrozzo -. Si tratta di uno degli appuntamenti annuali più importanti per i chirurghi urologi ed è l’occasione in cui specialisti ed esperti internazionali si confrontano e mettono a disposizione le proprie esperienze per un miglioramento delle tecniche chirurgiche robotiche. L’obiettivo è creare sempre nuove condizioni per offrire al paziente i più alti standard chirurgici. Consapevoli degli ottimi risultati ottenuti della nostra quadriennale esperienza con il robot Da Vinci, abbiamo voluto trasferire la nostra esperienza in occasione del più importante congresso europeo di chirurgia robotica”.

(Fonte: Ulss 2).
(Foto: www.urologiaroboticadavinci.it). 
#Qdpnews.it

Total
0
Shares
Related Posts