Treviso, il coordinamento trevigiano di Articolo Uno sulla vaccinazione ad accesso libero di domenica scorsa: “Non è filato tutto liscio”

L’annuncio di una seconda giornata di vaccinazioni ad accesso libero, fissata per sabato 3 aprile, è notizia di queste ore: come ha spiegato il direttore generale dell’Ulss2 Francesco Benazzi, l’esito della sperimentazione di domenica scorsa ha dato il via a una seconda tornata con questa modalità, con la convocazione di 4.200 nati del 1935 (qui l’articolo).

Come era stato già annunciato in precedenza, il buon esito della sperimentazione di domenica avrebbe dato seguito a ulteriori giornate organizzate in questo modo, allo scopo di accelerare le tempistiche della campagna di vaccinazione.

Ma non tutti sono dello stesso avviso e c’è chi, al contrario, ha lamentato alcune criticità: è il caso del coordinamento trevigiano del partito Articolo Uno, il quale ha pubblicamente puntato il dito contro alcuni aspetti della gestione della sperimentazione, avvenuta la scorsa domenica 28 marzo.

Non tutto è filato liscio nelle vaccinazioni a Villorba. Registriamo, come a Godega di Sant’Urbano, altro sito che unitamente a Oderzo e a Riese consentiva la vaccinazione senza prenotazione per i nati nell’anno 1936, molti cittadini siano tornati a casa, senza riuscire a vaccinarsi per le lunghe attese“, ha scritto il coordinamento.

“Ma ciò che maggiormente ci inquieta – ha proseguito – è l’ammassamento all’entrata di anziani che non vengono distanziati e siederanno nel percorso pre, e post vaccinale, uno a ridosso all’altro”.

Il coordinamento fa riferimento ad alcune immagini diffuse sul sito del quotidiano nazionale “Il Fatto Quotidiano”, all’interno del reportage realizzato dal giornalista Giuseppe Pietrobelli e pubblicato lo stesso 28 marzo.

Sia chiaro che non ce la sentiamo di contestare il generoso lavoro dei volontari, – ha specificato il coordinamento trevigiano di Articolo Uno – ma di chi non ha pensato ad aumentare il personale di assistenza preposto a fornire indicazioni precise e a scongiurare l’assembramento“.

“L’ammassamento documentato è una dimostrazione di impreparazione e di rischiosa leggerezza, che proprio non avremmo voluto vedere”, ha concluso il coordinamento.

Nel frattempo, il territorio si sta preparando ad accogliere la seconda tornata di vaccinazioni ad “accesso libero”, con l’ausilio dei sindaci del territorio che, tramite i propri canali istituzionali e diverse pagine social, stanno diffondendo la notizia e la tabella con tutte le fasce orarie di convocazione.

(Fonte: Il Fatto Quotidiano).
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