Treviso, incontri nei quartieri per illustrare il Piano di Protezione Civile. Dal 31 marzo tecnici comunali e volontari incontreranno i cittadini per presentare il documento

Far conoscere ai cittadini il Piano comunale di Protezione Civile analizzando le criticità delle varie zone della città e identificare i modelli di comportamenti virtuosi che i cittadini devono mettere in atto per mettersi in sicurezza e salvaguardare i propri beni.

Sono questi gli argomenti degli incontri serali che, a partire da giovedì 31 marzo, vedranno impegnati i volontari della Protezione Civile e i tecnici dei Sistemi informativi territoriali del Comune di Treviso, che illustreranno alla cittadinanza le importanti novità messe in campo dal nuovo documento, tra i primi in Italia a essere interamente geo-referenziato e aggiornato in tempo reale.

Il Piano comunale di Protezione civile è frutto di un’ampia collaborazione tra gli uffici del Comune e della Regione Veneto, con il concorso del Gruppo Volontari della Protezione civile di Treviso. Il documento, approvato a dicembre 2021 dal Consiglio comunale, dopo i passaggi di approvazione in Giunta e in Commissione consiliare, rispecchia fedelmente sia il decreto legislativo 1/2018 “Codice della Protezione civile”, sia l’ultima direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 30 aprile 2021.

Il Piano individua i rischi a cui è soggetto il territorio comunale, prendendo in esame dettagliatamente le conseguenze derivanti da possibili eventi calamitosi. Un documento soggetto a continue verifiche e aggiornamenti grazie al lavoro degli operatori del Settore servizi informatici e Sistemi informativi territoriali del Comune, che anche in fase di redazione hanno utilizzato i migliori software di gestione cartografica e tutti i dati già presenti negli archivi informatici del Comune per rendere il Piano un vero documento di gestione e organizzazione dell’emergenza.

Tra gli eventi presi in esame dettagliatamente, il rischio neve, gli incidenti stradali rilevanti, la possibilità di grossi black-out, le inondazioni e le alluvioni, il rischio sismico; particolare attenzione è stata posta nella individuazione delle 73 aree di attesa, dove garantire la prima assistenza alla popolazione, delle quattro aree di ricovero dove in caso di emergenza verrebbero installati i primi insediamenti abitativi, e delle due aree di ammassamento per i soccorritori provenienti dalle varie organizzazioni provinciali, regionali e nazionali.

Caratteristica peculiare, che ha richiesto un notevole sforzo organizzativo, è stata la cosiddetta “micro-zonazione sismica”, cioè l’esame particolareggiato, zona per zona, della suscettibilità sismica e degli edifici interferenti, che possono cioè, in caso di crollo, interrompere la percorribilità di alcuni assi viari ai mezzi di soccorso. Un lavoro, quest’ultimo, che ha visto i Volontari della Protezione civile di Treviso, coordinati dagli uffici comunali, esaminare, strada per strada ed edificio per edificio, l’intero territorio urbano.

Il ciclo di incontri, che inizierà dal quartiere di Canizzano giovedì 31 marzo alle ore 20.30 nella sede della Pro Loco (via Canizzano 110), proseguirà poi, nel corso dei mesi successivi, in tutti gli altri quartieri della città, con Sant’Angelo per primo, il 21 aprile; l’incontro sarà, di volta in volta, centrato sulle criticità dell’area, illustrando tutti quegli elementi che possono interessare agli abitanti (aree di attesa e di ricovero, punti critici, modalità di avviso alla popolazione, contatti a cui rivolgersi per ricevere informazioni, modalità di autoprotezione ecc.). Un vademecum, dunque, che servirà ai cittadini per affrontare con un approccio proattivo le emergenze tipiche del nostro territorio, quali allagamenti dovuti a forti temporali, incendi boschivi soprattutto nell’area del parco del Sile, o danni da forte vento.

Gli incontri saranno pubblicizzati dai Volontari di Protezione Civile che distribuiranno, il sabato e la domenica precedente all’appuntamento, volantini nei principali punti di aggregazione del Quartiere, nonché saranno a disposizione dei cittadini per ogni quesito e illustreranno alcune delle loro attività tipiche quali l’uso di motopompe, la trasmissione radio in emergenza, le torri faro, i gruppi elettrogeni ecc.

Alle serate, che saranno supportate da materiale audiovisivo e da una piccola guida che sarà consegnata a ogni partecipante, interverrà anche il sindaco Mario Conte.

“Il Piano di Protezione Civile è un lavoro che ci rende orgogliosi – sottolinea il sindaco di Treviso Mario Conte. – Ringrazio la Protezione Civile di Treviso che ci ha permesso essere la prima città in Italia ad aggiornarlo secondo le normative più recenti grazie ad una piattaforma informatica di mappatura di ogni angolo della Città e dei nuclei familiari (numero di componenti, presenza di persone con disabilità, tipologia di edifici), al fine di garantirne la sicurezza in caso di calamità e facilitare le operazioni di soccorso”.

Il Piano ha impegnato Volontari e tecnici per 2500 ore: ora abbiamo a disposizione un documento in grado di aumentare la sicurezza della collettività. – precisa il primo cittadino – Per questo abbiamo deciso di presentarlo quartiere per quartiere, adattando i contenuti alle caratteristiche delle varie zone della Città che, in virtù della presenza di terreni, corsi d’acqua o fabbricati di vario genere possono cambiare. Saranno appuntamenti molto importanti, di presentazione ma anche di condivisione”.

Così, infine, il coordinatore della Protezione Civile di Treviso, Riccardo Mastronicola: “Ringrazio il sindaco per la considerazione e la fiducia che ripone quotidianamente sul Gruppo di Protezione Civile. La collaborazione tra enti e volontariato che ha dato vita al Piano di Protezione Civile rappresenta la migliore sinergia per fare in modo che il cittadino si senta sicuro e, in caso di emergenza, sappia che può contare sempre su qualcuno che è addestrato a portare le prime informazioni e i primi aiuti”.

(Fonte e foto: Comune di Treviso).
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