Treviso, la prevenzione promossa da Aiop giovani arriva anche nelle case di cura: tutte in rosa per la festa della donna

Le case di cura aderenti ad Aiop (Associazione Italiana Ospedalità Privata) si illumineranno di rosa in occasione della prossima festa della donna dando così il via simbolicamente a una serie di iniziative organizzate dalla sezione giovani dell’associazione per la prevenzione del carcinoma alla mammella che si snoderanno lungo tutto il 2020.

A Treviso l’iniziativa toccherà le case di cura “Giovanni XXIII” a Monastier, “Park Villa Napoleon” a Preganziol e l’“Ospedale Riabilitativo di Alta Specializzazione” a Motta di Livenza.

“Questa campagna – spiega la presidente di Aiop giovani Veneto, Francesca Puntin – nasce dalla consapevolezza che sui temi importanti come quello della prevenzione al cancro sia necessario fare rete tra noi perché la buona sanità non dipende dalle singole strutture, ma dalla capacità di agire compatti per l’interesse comune”.

L’iniziativa riguarderà le case di cura del Veneto, del Trentino-Alto Adige e del Friuli-Venezia Giulia, coinvolgendo 33 strutture dal 6 all’8 marzo; inoltre gode del patrocinio dell’associazione Lilt Treviso (Lega Italiana per la lotta contro il tumore) e si avvale della collaborazione di Andos (Associazione donne operate al seno).

“Il carcinoma della mammella – spiega presidente di Lilt Treviso, Alessandro Gava – è di gran lunga la neoplasia più frequente nel sesso femminile rappresentando circa un terzo dei tumori della donna”.

“Illuminare le strutture di rosa vuole essere anche un modo simbolico per “accendere” quella luce di riflessione su un tema troppo spesso sottovalutato dai giovani – evidenzia il vicepresidente di Aiop Giovani Veneto Matteo Geretto I dati, purtroppo, ci dicono che l’età di chi si ammala si sta abbassando e che il cancro al seno rappresenta da solo circa il 29% di tutti i tumori che colpiscono il genere femminile”.

ll vicepresidente nazionale di Andos, Claudio Pagliari spiega: “Il motore dell’associazione è rappresentato soprattutto dalle volontarie, donne operate e non, che si attivano presso le varie strutture sanitarie portando la loro testimonianza ed il loro contributo in termini di supporto psicologico”.

(Fonte e foto: Aiop Giovani).
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