Treviso, la tradizione riprende forza con le fiere di San Luca, il più antico appuntamento della città

Quest’anno la tradizione sarà rispettata: tornano le Fiere di San Luca, il più antico appuntamento della città di Treviso, quello più luminoso, colorato e rumoroso.

L’anno scorso il Comune e l’associazione avevano dovuto cedere il passo: era troppo complicato mettere in piedi la gigantesca carovana delle Fiere in un momento così delicato per la gestione pandemica.

Ma il 2021 significa ripartenza per tutti, anche per le giostre, e la durata della manifestazione è stata allungata a tre settimane (di modo da aiutare una categoria molto penalizzata dalle restrizioni anti-Covid) invece delle solite due. Si parte il primo ottobre, come sempre nella splendida cornice del Prato della Fiera, per concludere in bellezza il 24 ottobre.

Ci saranno settanta attrazioni nel grande luna park, non mancheranno ovviamente gli stand gastronomici e il maxi tendone che serve il piatto-specialità dell’autunno trevigiano, l’oca rosta.

E poi banchetti di frittelle, dolciumi, panini e folpetti, da innaffiare con una bibita o un bicchiere di vino: tornano le serate di divertimento trascorse fra autoscontri, catenelle, casa degli specchi e attrazioni spericolate. 

La sicurezza sarà al primo posto, come disposto dalle norme ministeriali: tutti i visitatori dovranno essere muniti di Green Pass (vaccino, tampone o certificato di guarigione) e gli addetti dell’organizzazione presidieranno i due accessi al Prato della Fiera per verificare il possesso della certificazione verde.

Inizialmente era stato ipotizzato di dividere l’area dedicata al cibo da quella delle giostre, immaginando di favorire la gestione dei flussi e l’accesso alle attrazioni, ma il tavolo tecnico riunito in prefettura ha preferito non snaturare l’evento che si tiene da oltre mille anni a Treviso.

Nate come mercato, avevano raggiunto una notevole importanza nel Medioevo. Il primo cenno è contenuto in un atto del re Berengario I, anno 905, ma la prima grande edizione a Fiera è stata registrata nel 1226.

Da allora il 18 ottobre, giorno di San Luca, patrono degli artisti, è celebrato con una grande festa a cui sono invitati grandi e piccini. Per chi non si accontenta e vuole respirare un po’ di pace dopo la “movida”, basta fare qualche passo per incrociare la Restera, la passeggiata alberata lungo il fiume Sile. 

Per il quartiere, 24 giorni consecutivi di fiere significa anche oltre un mese di disagi per la sosta e accessi (si tratta infatti di una zona densamente abitata, utilizzata come parcheggio scambiatore da chi va in centro o si reca nel vicino ospedale Ca’ Foncello): considerati i tempi di allestimento e disallestimento di tutte le strutture, bisognerà portare un po’ di pazienza. 

(Foto: Antiche Fiere di San Luca).
#Qdpnews.it

Total
0
Shares
Related Posts