Questa volta non le ha mandate a dire il primo cittadino di Treviso, Mario Conte, alle persone che hanno imbrattato le mura cittadine con scritte volgari.
Il sindaco, evidentemente arrabbiato e deluso, non ha usato mezzi termini e ha parlato di una “porcata indicibile” che ha fatto inorridire molti cittadini che hanno condannato senza se e senza ma il gesto.
Un tratto delle mura del capoluogo trevigiano, infatti, è stato scelto da alcune persone per scrivere una frase volgare con tanto di “membro stilizzato” per rendere la provocazione ancora più odiosa.
“Queste menate, vandaletti imbecilli e decerebrati che non siete altro, scrivetevele sul naso, non sui monumenti della nostra città – si legge in un post pubblicato nella pagina Facebook ufficiale del sindaco – I calci nel sedere vi sono mancati, eccome! Ma non è mai troppo tardi…”.
Un linguaggio “colorito” per un primo cittadino ma molto efficace perché descrive in modo chiaro lo stato d’animo di chi è stufo di dover assistere a questi fenomeni.
Anche “Il Veneto Imbruttito”, alias Andreas Ronco, ha voluto dire la sua, colpito dalla reazione del sindaco Conte: “Queste ‘menate’ da un sindaco non te lo aspetti. Sindaco parlare così su queste cose per me è giusto perché a poveri dementi povere parole (e spero vengano individuati)”.
“Arriva subito e chiaro il concetto – conclude – Rispettare la storia e la nostra cultura è la base della convivenza civile. Se dice compriamo le bombolette e ‘ndemo assieme a imbrattarghe El motorin a questi così i sbasa la cresta’. W Treviso pulita”.
“Il Veneto Imbruttito” ha sottolineato un altro aspetto importante perché ad essere rovinata non è stata una semplice parete ma le storiche mura della città in una zona ben visibile anche ai turisti di passaggio a Treviso.
C’è chi incolpa la precedente giunta, sostenendo che in quel periodo “la città è stata letteralmente devastata da questi incivili”, mentre altre persone hanno evidenziato i mancati controlli delle forze dell’ordine.
In alcuni commenti i cittadini chiedono pene severissime per gli autori di questo scempio, costringendoli a rimuovere a loro spese quanto realizzato e a pulire tutto, mentre altre persone vorrebbero più telecamere soprattutto nei luoghi strategici della città.
Difficile mettere d’accordo tutti ma in queste situazioni l’aspetto più importante sembra essere la mancanza di educazione e di rispetto per la “cosa pubblica” che porta a continui episodi di degrado che sfigurano l’immagine di tante città e paesi italiani.
(Foto: Facebook).
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