Nasce l’Osservatorio provinciale sulle strutture residenziali per servizi agli anziani, composto dall’Ulss2 Marca trevigiana, dai presidenti dei comitati dei sindaci Ulss2, dalla rappresentanza dei direttori dei centri di servizio e dalla rappresentanza delle parti sociali Cgil, Cisl e Uil della provincia di Treviso.
L’obiettivo è quello di collaborare, nei rispettivi ruoli, al fine di monitorare la situazione nelle strutture per anziani, indicando i problemi emersi e proponendo soluzioni da sottoporre all’attenzione della direzione dell’azienda sanitaria e delle stesse strutture residenziali.
L’Ulss comunicherà alle varie parti periodicamente, con aggiornamenti quindicinali, e tempestivamente in caso di necessità, i dati di prevalenza sulla diffusione dell’infezione, la sintesi delle azioni svolte in applicazione del Piano di sanità pubblica, la ricognizione sulle attività alternative ai Centri diurni per anziani – compresi i Centri sollievo – e sui piani di riorganizzazione – quando sarà prevista la ripresa delle attività -, le modalità di coinvolgimento e presenza dei famigliari, la situazione e il rapporto dei medici di Medicina generale con le strutture per i servizi agli anziani.
“Dare vita a un Osservatorio che vede la partecipazione di tutti i soggetti coinvolti del settore della residenzialità degli anziani, – affermano i sindacati Cgil, Cisl e Uil – dalla sanità alle istituzioni, dai vertici degli enti gestori alle rappresentanze sindacali, è un risultato, primo in Veneto, e un punto di partenza“.
“In questa delicata fase, – sottolinea il Coordinamento provinciale dei Centri servizi anziani di Treviso – mentre si registra la ripartenza delle attività produttive e si mitigano le limitazioni alla circolazione delle persone, è indispensabile tenere alta la guardia e tracciare percorsi condivisi e specifici per ogni realtà, che facciano tesoro dell’esperienza di tutti verso l’obiettivo comune di lasciare fuori dalle strutture il contagio”.
“L’attivazione dell’Osservatorio provinciale sulle strutture residenziali per gli anziani – sottolinea il direttore generale dell’Ulss2 Francesco Benazzi – è frutto della sinergia tra le varie componenti del territorio e coloro che, quotidianamente, si occupano degli anziani nella nostra provincia, in una logica di massima collaborazione e trasparenza“.
“La firma del Protocollo d’intesa – ha dichiarato il presidente della Conferenza dei sindaci dell’Ulss2 Paola Roma, unitamente alle presidenti del Comitato dei sindaci del Distretto di Pieve di Soligo e del Distretto di Asolo, rispettivamente Lisa Tomasella e Annalisa Rampin – è frutto di un accordo tra organizzazioni sindacali (Cgil, Cisl e Uil), Ulss2, il Coordinamento dei Centri servizi per anziani della Provincia di Treviso che mira a costituire un Osservatorio provinciale sulle strutture residenziali per anziani, ma non solo: vuole andare oltre la fase strettamente legata all’emergenza da Covid-19, dandosi il compito di condividere strategie e soluzioni per i servizi già in essere quali, per citarne alcuni, l’assistenza domiciliare integrata (ADI) o il servizio di assistenza domiciliare (Sad) e obiettivi di interazione con le fasce più deboli, che rientrano a pieno titolo nella programmazione dei Piani di zona, dove Ulss e Conferenza dei sindaci sono impegnati nell’attivare dei tavoli tecnici propedeutici alla predisposizione dei piani stessi”.
“Siamo consapevoli – hanno concluso – che ci aspettano sfide importanti: ma stiamo lavorando con un forte spirito di squadra e collaborazione, ponendo al centro le istanze dei 94 Comuni dell’azienda Ulss2″.
(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
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