Nella mattina di oggi domenica è partita da Piazzale Burchiellati “Treviso ‘Ndar“, impresa on the road per donare un carro funebre alla comunità di ‘Ndar guedj in Senegal. Un viaggio unico al mondo: nessuno, infatti, ha mai attraversato il deserto con un carro funebre.
Saranno presenti quattro membri del team: Francesca Brotto, attrice e autrice, ideatrice del progetto; e Moustapha Fall, impiegato e ispiratore del progetto, Giuliana Gallopin, assistente sociale che durante il viaggio darà il cambio alla guida, e Sara Fabris, regista che documenterà l’impresa.


Con i viaggiatori ci sarà anche con un’auto di supporto. Da Milano partirà poi Simone Canizzo, imprenditore con la passione per l’avventura e i motori, che darà il cambio alla guida e all’occorrenza metterà in pratica le sue doti di meccanico; a Tarifa (Spagna) salirà sul carro anche Diego Valentino Gubertini.
Ognuno dei partecipanti ha competenze professionali specifiche utili all’impresa con il comune desiderio di compiere questa impresa volta a dare dignità alle persone e a diffondere la cultura della solidarietà e il senso di sorellanza e fratellanza.
L’itinerario prevede una tappa a Carcassonne in Francia, poi Barcellona, Murcia e Tarifa in Spagna. Poi la traversata da Cadiz a Tangeri in Marocco, Jadida, Lazgira. Si scenderà a El Aaiún e Dakhla nel Sahara Occidentale. Si proseguirà per Nouadhibou e Nowakchott in Mauritania.
Il viaggio terminerà in Senegal a ‘Ndar guedj/Saint Louis la città sede dell’associazione Amis d’Enfance de Sindone alla quale verrà donato il carro funebre e che lo metterà a disposizione della cittadinanza gratuitamente. Il viaggio sarà di circa 6mila chilometri che dovranno essere percorsi entro 10/11 giorni.
“Portare un carro funebre a Ndar Guedj, in Senegal, è un gesto concreto per offrire dignità e servizio a una comunità che ne ha bisogno, ma rappresenta anche un messaggio potente di fratellanza universale – afferma l’assessore Gloria Tessarolo -. Esprimiamo il nostro orgoglio e la nostra vicinanza a Francesca Brotto, ideatrice del progetto, a Moustapha Fall, ispiratore dell’iniziativa, e a tutti i membri del team che si stanno imbarcando in questa impresa. La loro determinazione e il loro desiderio di aiutare il prossimo sono un esempio per tutti noi. Il viaggio di oltre 6.000 chilometri attraverserà paesi, culture e paesaggi, unendo idealmente la nostra città a una comunità lontana”.
“Con immensa gratitudine, desideriamo ringraziare tutte le realtà che hanno scelto di sostenere il progetto Treviso Ndar – spiega Francesca Brotto – È grazie alla collaborazione e al cuore di molti che possiamo realizzare questo viaggio solidale per portare un carro funebre in Senegal, un’iniziativa che rappresenta un gesto concreto di vicinanza e supporto alla comunità locale. Un sentito grazie ai Comuni di Treviso e Preganziol, per il loro prezioso appoggio istituzionale. Un ringraziamento speciale a Giesse Risarcimento Danni di Belluno, che con generosità ha donato il carro funebre, e alle aziende che hanno scelto di affiancarci in questo percorso: Centro Ortopedico Veneto, Onoranze Funebri Ivan Trevisin, Fiorerie e Onoranze Funebri Dario, Open Serramenti, Gallo Pubblicità, Aqilan e il Gruppo Alcuni. Grazie anche alle associazioni che sostengono con entusiasmo e impegno il progetto: ConsiderAfrica, Tale Teatro, Amis d’Enfance de Sindone, Karibu (Scorzé), Africa Wheel Network, Fattoria Rio Selva, e agli SCOUT AGESCI di Fiera (Treviso)”.
(Autore: Redazione di Qdpnews.it)
(Foto: Comune di Treviso)
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