Era programmato per oggi, venerdì 23 luglio, l’invio delle lettere dall’Ulss2 al personale sanitario non vaccinato, a cui verrà dato tempo 5 giorni per ricevere una dose, pena la sospensione dalla propria posizione lavorativa.
È quanto aveva spiegato nei giorni scorsi il direttore generale dell’Ulss2 Francesco Benazzi (firmatario della missiva), il quale aveva annunciato l’incontro in programma in data odierna con i sindacati, per vagliare possibili scompensi alle attività sanitarie, considerato il numero di quasi 200 figure non vaccinate.
Secondo gli ultimi aggiornamenti forniti dall’azienda sanitaria, però, la mancata adesione dei destinatari della lettera non inciderà sull’operatività delle strutture: il personale non vaccinato non apparterrebbe solamente all’Ulss2, ma anche a strutture private convenzionate e a case di ripose.
Non solo medici, ma anche infermieri, tecnici, operatori sociosanitari e psicologi sono le figure che riceveranno questo ultimatum: se non si vaccineranno entro i tempi dettati dalla lettera, scatterà la sospensione a partire dalla prossima settimana.
Nel frattempo è già stata annunciata l’ondata di scioperi in varie città d’Italia per domani, sabato 24 luglio, organizzati contro l’obbligatorietà del green pass.
Il passaporto sanitario viene rilasciato a chi ha ricevuto la prima dose di vaccino, a coloro che hanno un certificato di guarigione dal Covid nei sei mesi precedenti oppure hanno effettuato un tampone, con esito negativo, nelle ultime 48 ore e servirà per l’accesso a concorsi pubblici, feste, ricevimenti, mostre, spettacoli aperti al pubblico, concerti, eventi e per consumazioni in bar e ristoranti al chiuso.
Una misura adottata dal Governo per combattere i nuovi contagi provocati dalla variante Delta, ma che non è stata ben accolta da tutto il Paese: anche a Treviso c’è chi scenderà in piazza contro il green pass e gli “obblighi vaccinali” proprio domani, sabato 24 luglio alle 17.30, in piazza dei Signori.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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