Treviso, oltre 27.000 presenze al Core Festival 2019: un grosso lavoro di controllo e sicurezza delle forze di polizia

Il Core Festival 2019 ha registrato oltre 27.000 presenze, secondo i primi dati disponibili. L’articolata cornice di sicurezza, prestabilita con l’ordinanza del Questore, con la partecipazione di tutte le forze di polizia, ha assicurato la gestione dell’ordine pubblico e la sicurezza delle persone partecipanti.

Il Tavolo Tecnico del Questore, nella sua collegialità, ha preventivamente valutato e discusso le misure per la gestione delle emergenze, le esposizioni a rischio e gli elementi di criticità specifici, in relazione alla conformazione geomorfologica del territorio e alla conurbazione in cui era inserita la manifestazione.

In materia di eventi caratterizzati da un elevato afflusso di persone, sono state integrate le attività coordinate di controllo del territorio introducendo servizi con turnazioni plurime nelle tre giornate di programmazione degli eventi, estesi anche in ambito stradale, ferroviario e aeroportuale, per la realizzazione di mirati controlli sulle persone e sui veicoli.

Complessivamente, la sicurezza della manifestazione è stata garantita da oltre 130 operatori delle Forze di polizia. Sono stati attuati servizi di prevenzione e di contrasto ai reati di natura predatoria, come borseggi e furti con strappo di catenine dal collo delle persone che stavano ballando davanti ai palchi, con operatori specializzati degli uffici investigativi e operatori della Polizia Scientifica hanno effettuato le riprese video-fotografiche necessarie ad acquisire gli elementi che avrebbero costituito fonti di prova per identificare istigatori o autori di reati , qualora vi fossero state turbative all’ordine pubblico.

Significativo, in questo caso, il contributo offerto dall’organizzatore, Human’s Opera Makes Energy, che ha messo a disposizione dei Dirigenti dei servizi di ordine pubblico un sofisticato impianto di videosorveglianza tramite il quale è stato possibile verificare quanto stava accadendo nell’area del Festival, allertando e informando, all’occorrenza, il personale delle forze dell’ordine circa comportamenti devianti di spettatori, potenzialmente pericolosi per l’incolumità delle persone presenti, e/o in ordine a situazioni che avrebbero potuto costituire un rischio per il corretto svolgimento della manifestazione. A queste attività hanno collaborato anche unità cinofile antidroga e unità operative antiterrorismo.

Nella complessità operativa delle situazioni in cui il personale è stato chiamato ad operare, a partire dalla presenza delle migliaia di persone nei tre giorni della 1a edizione della manifestazione, sono stati attuati diversi controlli preventivi nel centro cittadino di Treviso, nei parcheggi scambiatori e nella zona attigua all’area della manifestazione, attraverso una coordinata attività di pianificazione dei servizi a carattere generale di prevenzione e controllo del territorio.

Non da meno, sono stati intensificati i servizi di vigilanza della Polizia di Stato presso l’aeroporto e la stazione ferroviaria di Treviso.

Anche gli organizzatori hanno offerto un importante contributo. Con un impegnativo sforzo hanno adottato un efficace modello operativo di controllo agli accessi, concordato con la Questura, che ha visto impiegati 40 addetti alla sicurezza e numerosi operatori per il filtraggio del pubblico agli ingressi.

La sinergica cooperazione tra Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza, il concorso degli operatori di polizia locale, secondo modelli di “prevenzione collaborativa” per la vigilanza attiva delle aree cittadine limitrofe al Festival, e la responsabile collaborazione degli organizzatori, hanno permesso alle migliaia di persone presenti di assistere ai concerti dei propri beniamini in condizioni di elevata sicurezza.

(Fonte e foto: Questura di Treviso).
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