Polstrada Treviso, complice il lockdown diminuiscono incidenti e vittime nel 2020, la “piaga” cinture di sicurezza

Per l’impegno durante l’emergenza sanitaria, per gli importanti risultati raggiunti nei diversi settori d’intervento propri della Specialità e nella sicurezza stradale il bilancio 2020 della Stradale di Treviso è diventata rilevante.

Netta a Treviso e provincia la riduzione dell’incidentalità in linea con l’andamento regionale e nazionale, -28,48% del numero degli incidenti stradali rilevati dalla Polizia Stradale: 941 nel 2019 – 673 nel 2020, del numero dei feriti 941 contro 661 e morti 28 nel 2019 e 15 nel 2020.

Meno incidenti, meno feriti e meno decessi sulle strade provinciali non soltanto come conseguenza delle note restrizioni per contrastare il Covid-19 ma anche per l’azione di visibilità e di controllo, quanto mai necessaria per reprimere e/o arginare gli ancor frequenti comportamenti pericolosi che risultano sempre essere tra le principali cause dell’incidentalità stradale.

La guida sotto l’effetto di alcol o droga resta tra le principali cause di incidente così come la distrazione alla guida e la velocità che non sempre causa direttamente incidenti, ma impedisce di evitarli. L’età media delle persone decedute è di 49 anni.

Ma fra i dati più allarmanti quello sugli effetti dell’abuso dell’alcol, a cui sono collegati ben 8 dei 9 incidenti mortali dovuti a fuoriuscite autonome dalla sede stradale nella fascia serale e/o notturna peraltro su strade completamente “deserte”. In tre incidenti con esito mortale la polizia ha ancora accertato il mancato utilizzo delle cinture di sicurezza sebbene presenti ed efficienti.

Nel 2020 le 4.812 pattuglie (106 in meno rispetto alle 4.918 del 2019), di cui circa 900 impiegate per garantire l’attuazione delle misure straordinarie di contenimento della diffusione del Covid-19, hanno accertato 19.968 infrazioni + 20% rispetto il 2019 (16.627)

Nel 2020 l’infrazione “principe” è la violazione del mancato uso delle cinture di sicurezza + 41% rispetto al 2019 (1.666 contestazioni del 2019 – 2.359 del 2020). In aumento anche la violazione dei limiti di velocità (238 nel 2019 – 1.655 nel 2020, di cui 455 relative ai mezzi industriali nazionali ed esteri), e quella attinente l’uso del cellulare + 32% (da 1.064 del 2019 a 1.408 del 2020).

Relativamente alla guida in stato di alterazione derivante dall’abuso di sostanze alcoliche nel 2020 i conducenti controllati nelle sere e notti con etilometro sono stati 5.988 (22.374 nel 2019) ma il 2,47% è risultato positivo al test di verifica del tasso alcolemico (nel 2019 la percentuale era stata nettamente inferiore attestandosi al 1,68%) indice che il fenomeno continua ad esser diffuso e come sopra evidenziato rimane tra le principali cause della mortalità sulle strade della provincia.

Il totale dei punti patente decurtati sale a 35.894 + 24% rispetto ai 29.007 del 2019.

A fianco all’attività di prevenzione degli illeciti commessi alla guida di veicoli e a quella di repressione delle condotte, a volte micidiali, di alcuni conducenti che irresponsabilmente ignorano le misure minime di sicurezza della circolazione stradale il Personale della Polstrada di Treviso ha continuato a svolgere anche nel 2020 un’intensa (2.866 interventi mediamente uno ogni 3 ore) attività di soccorso all’utenza, spesso in luoghi non immediatamente raggiungibili dai mezzi sanitari, come ad esempio le carreggiate autostradali dell’A27.

(Fonte: Redazione Qdpnews.it).
(Foto: Questura di Treviso).
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