Treviso, con il progetto di Adoces “Bimbo dona, papà dona” anche i padri donano cellule staminali: cercasi testimonial

Adoces (Associazione Donatori Cellule Staminali Emopoietiche) di Treviso accreditata dall’Ulss2 Marca trevigiana per formazione e promozione della donazione, ha lanciato il progetto “Bimbo dona, papà dona” e cerca testimonial per la campagna di diffusione di donazioni di sangue cordonale e delle cellule staminali emopoietiche.

La mamma e il bambino potranno donare con il sangue cordonale, il papà (entro i 36 anni) può iscriversi al Registro Italiano Donatori Ibmdr. Per la rete donazionale e trapiantologica nazionale è un momento molto critico e i pazienti in attesa di trapianto hanno bisogno anche di loro.

In Italia, ogni anno, sono di media 1700 i malati italiani con gravi patologie che hanno bisogno del trapianto per poter guarire. Quando non si trova in famiglia un donatore compatibile, bisogna cercarlo fra le donazioni di sangue cordonale e i donatori disponibili presso registro italiano donatori Ibmdr.

Sebbene il numero di donatori iscritti nel Registro Italiano donatori midollo osseo Ibmdr sia in questi anni cresciuto e nelle banche di sangue cordonale siano conservate oltre 38.000 unità, c’è ancora una grande necessità di reclutare nuovi giovani volontari e incrementare le donazioni di sangue cordonale con una alta cellularità. Nel 2019 i trapianti di Cse da non familiare in Italia infatti sono stati 859, un numero in aumento rispetto agli anni precedenti.

Il numero dei donatori effettivi da Registro Ibmdr in italia al 2019 è 284 e sempre nello stesso anno è stato necessario importare dall’estero 575 donazioni.

Ora il medico ematologo seleziona e chiede la donazione di un maschio, giovane: le cellule prelevabili sono rapportate al peso corporeo: una ragazza di 50 Kg. va bene per un bambino, non se dall’altra parte c’è un adulto uomo di 80 Kg.

Le cellule del midollo osseo del maschio sono prive di anticorpi sviluppati dalle donne durante la gravidanza e offrono una migliore tolleranza del trapianto sul piano immunologico del paziente e consentono un maggior successo de trapianto.

La pandemia Covid 19 ha messo duramente in crisi la rete donazionale e trapiantologica ed è fondamentale, per dare opportunità di cura a chi attende il trapianto, incrementare le donazioni italiane.

La donna in gravidanza viene sospesa dall’inizio della maternità fino al termine allattamento e se non è iscritta al Registro Ibmdr, comunque non può iscriversi fino ad un anno dal parto.

Il papà invece può iscriversi poiché già dichiarato idoneo durante la fase di anamnesi pre-donazione e quindi è un donatore “ideale” a condizione che non abbia superato i 36 anni.

La campagna si svilupperà attraverso i social (Facebook, Instagram, Twitter), e prevede la registrazione e pubblicazione di video con testimonianze di coppie donatrici, la realizzazione di periodici eventi online per i genitori in attesa di un figlio e per i corsi di preparazione alla nascita. Sono previste uscite stampa su riviste per genitori.

(Fonte: Redazione Qdpnews.it).
(Foto: Adoces).
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