Treviso, tensione in tribunale: imprenditore di Resana minaccia di farsi esplodere. Allarme rientrato alle 10.30, l’uomo si è arreso

La procedura fallimentare e il conseguente sfratto dei figli dalla casa in cui vivevano. Ci sarebbe questa motivazione all’origine del gesto disperato di un 54enne di Resana che poco dopo le 7.30 di oggi, mercoledì 7 luglio, si è piazzato davanti alla porta d’ingresso del tribunale di Treviso, in via Verdi, minacciando di farsi esplodere e tenendo di fatto bloccato il Palazzo di Giustizia.

L’uomo stringeva a sé una borsa nella quale si presumeva fosse contenuto il presunto ordigno, ma gli artificieri della Polizia di Stato, dopo che l’imprenditore si è arreso, hanno trovato all’interno soltanto dei fazzoletti di carta e una bottiglietta d’acqua.

L’allarme è scattato subito da parte del personale di sicurezza del Palazzo di Giustizia, che ha fatto intervenire Polizia di Stato, Carabinieri e Suem 118. Erano pronte ad intervenire per un intervento risolutivo anche le squadre operative di supporto del 4° Battaglione Carabinieri di Mestre.

Attorno alle ore 10.30 l’allarme è rientrato in quanto l’uomo si è arreso a Carabinieri e Polizia. L’accesso al tribunale era stato interdetto da un ampio cordone di sicurezza. Vicino all’uomo, in quei momenti, c’erano solo le forze dell’ordine che hanno intrattenuto con l’uomo una trattiva per cercare di farlo desistere.

A parlare con l’uomo, per cercare di calmarlo e farlo ragionare, ci sono anche il comandante provinciale dell’Arma, Gianfilippo Magro, e il questore di Treviso, Vito Montaruli.

Il 54enne avrebbe deciso di compiere il gesto eclatante dopo che ieri, nell’abitazione in cui vivono l’ex moglie e i figli, sarebbero arrivati gli ufficiali giudiziari annunciando lo sfratto legato alla procedura di fallimento della sua attività imprenditoriale.

“Voglio parlare con il giudice e il curatore fallimentare” è la richiesta dell’uomo.

L’uomo è riuscito a parlare con chi sta seguendo la sua pratica al tribunale civile e, grazie alle parole di rassicurazione delle forze dell’ordine, ha desistito dai suoi propositi.

Un gesto dettato dalla disperazione quello dell’imprenditore, che ora è stato preso in carico dagli agenti della Polizia di Stato, che lo stanno interrogando. Un gesto che ha creato grande tensione e preoccupazione e che potrebbe ora costargli una denuncia per procurato allarme ed interruzione di pubblico servizio.


(Foto: archivio Qdpnews.it).
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