43 donne, dai 26 ai 73 anni, hanno sfilato sabato sera in Piazzale Burchiellati a Treviso mostrando tutta la loro femminilità e soprattutto forza. Ad accomunarle la malattia del tumore al seno che hanno affrontato, e qualcuna di loro sta ancora affrontando, tanto da sfilare in passerella con la parrucca e togliersela al momento dell’abbraccio emozionante con le amiche.
È stata una festa quella che si è svolta nell’ambito della due giorni di Treviso in Rosa. La prima edizione si era svolta a Monastier, lo scorso anno, quando sulla passerella del Park Hotel Villa Fiorita avevano sfilato anche le Trifoglio Rosa di Mestre. Quest’anno le donne di Cafè Coraggio, Akea Rosa e Stella Polare, con il supporto della Lilt di Treviso, della Casa di Cura Giovanni XXIII di Monastier e di Un Giro in Piazza di Monastier hanno accettato l’invito del Comune di Treviso.
Con l’aiuto delle energiche Michela Bardi, Doris Feltrin, Giuliana Menegaldo e dell’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Treviso Gloria Tessarolo la manifestazione è approdata in piazzale Burchiellati di fronte a quasi 450 persone che, rigorosamente munite di mascherina e distanziate, hanno applaudito le modelle speciali vestite e truccate da 20 tra commercianti e realtà del territorio.
Essenziale è stato l’impegno delle tante volontarie della LILT che si sono prodigate per settimane per la buona riuscita della manifestazione.
“E’ stato il frutto di un lavoro sinergico. Modelle che abbiamo visto prepararsi per settimane, anche nel piazzale della nostra nuova sede in Via Venzone “La Filanda Lilt” – racconta Nelly Raisi Mantovani Vice Presidente della Lilt di Treviso presente con Rita De Mattia – Queste Donne speciali hanno sfilato trasmettendo emozione, energia, gioia e coraggio. Parte del ricavato andrà alla Lilt per l’acquisto di attrezzatura per la palestra riabilitativa che servirà all’intera popolazione del territorio”.
“Un entusiasmo contagioso che queste donne, dopo Monastier, hanno voluto portare anche a Treviso per dimostrare che la malattia non toglie la propria femminilità ma anzi la rafforza” ha commentato Matteo Geretto Responsabile Sviluppo e Comunicazione della Casa di Cura “Giovanni XXIII” presente con l’amministratore delegato della struttura Gabriele Geretto ed Emanuela Calvani.
Tra gli ospiti d’onore, oltre alla delegata del Prefetto di Treviso Paola De Palma e alla delegata della Provincia Emanuela Parchi, anche Carolyn Smith, di “Ballare con le stelle” anche lei una donna in rosa che ha affrontato la malattia.
Presente, anche il sindaco di Treviso Mario Conte che emozionato ha voluto ricordare anche Eugenio Zanon, capo tecnico radiologo del “Giovanni XXIII”, e Vittorio Zanini recentemente scomparsi “Avrebbero voluto essere qui con noi ma sono certo che ci stanno guardando da lassù” ha detto il primo cittadino.
“È, nella donna, la prima causa di morte per ogni fascia di età – ha ribadito il Primario di Senologia della Giovanni XXIII Roberto Busolin. – È anche vero che è il tipo di malattia più studiata e che beneficia maggiormente di quelli che sono i vantaggi di tecniche che migliorano costantemente sia nell’ambito diagnostico, sia nell’ambito chirurgico che in quello ricostruttivo”.
“Essenziale è fare prevenzione con la diagnosi precoce – ha ribadito il dottor Bernardino Spaliviero radiologo senologo del Giovanni XXIII -. Sottoporsi alla mammografia ogni anno dopo i 40 anni e se la mammella è densa è importante anche l’esame diagnostico con l’ecografia. Se le due indagini insieme evidenziano qualcosa che non va bene, bisogna decidere se fare un ulteriore step diagnostico come la risonanza magnetica o la mammografia con mezzo di contrasto, oppure fare un campionamento istologico sotto guida ecografica o radiologica mammografica o di risonanza magnetica, a seconda dei casi”.
(Fonte e foto: Casa di Cura Giovanni XXIII).
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