Il countdown è partito. Mancano ormai pochi giorni alla Treviso Marathon, la manifestazione sportiva in programma domenica 25 marzo e che festeggia quest’anno la sua quindicesima edizione.
Un’edizione speciale, come è stato più volte ripetuto, con la partenza e l’arrivo a Treviso, caratterizzata da un percorso pensato dagli organizzatori per valorizzare al massimo le bellezze del territorio. Dal capoluogo, cuore della maratona, il tracciato toccherà poi i Comuni di Villorba, Carbonera, Silea, Casale sul Sile e Casier, attraverso angoli suggestivi, tra paesaggi storici, come il centro cittadino e le ville venete, e gli aspetti naturalistici, come il parco del fiume Sile e la Restera.
“E’ per noi un onore ospitare la maratona”, ha esordito il sindaco di Treviso Giovanni Manildo, durante la presentazione di oggi (nelle foto) a Treviso. “Un evento serio e impegnativo, un vero gioiello, con un percorso attraverso dei luoghi magici e bellissimi. Sarà un evento vissuto dalla città, non subito: la manifestazione andrà ad inserirsi nella quotidianità di Treviso”.
Fin da subito infatti, l’evento si è proposto come una grande festa della città, una giornata per sportivi e non, con partecipanti di tutte le fasce di età e per le famiglie. Sport significa anche turismo: un evento di questa portata infatti, si rivela a tutti gli effetti un’ottima vetrina per promuovere la città e le sue eccellenze.
“Le maratone rappresentano un evento importante – ha spiegato l’assessore al turismo della Regione del Veneto Federico Caner – La Treviso Marathon è una possibilità per far conoscere il territorio non solo agli atleti, ma anche a chi li accompagna. I dati turistici lo confermano: la provincia di Treviso, magari meno conosciuta, ha un prodotto turistico particolare e una crescita a doppia cifra rispetto alle altre”.
Per questo motivo accanto alla corsa verranno proposte delle attività conviviali: dall’enogastronomia alla tendenza dello slow food, fino alla presenza di una ventina di stand con prodotti tipici alimentari.
E non ha nascosto la propria emozione per l’evento ormai prossimo, Aldo Zanetti, amministratore unico della Treviso Marathon: “Dal primo anno il nostro obiettivo è stato quello di far scoprire le bellezze del territorio – ha raccontato – Già sono arrivati i primi riscontri positivi sul percorso dai maratoneti locali che hanno avuto modo di provarlo, chi arriverà da fuori ne rimarrà senza dubbio entusiasta”.
“Al centro del nostro lavoro c’è la persona, l’atleta – ha continuato – tutto deve girare intorno a lui, è il nostro ospite principale: deve trovarsi nella condizione ideale per svolgere la gara e una volta fatto e garantito questo, tutto funzionerà molto bene. In primis servono professionalità e passione, senza di questi due elementi non si va lontano”.
Domenica 25 marzo saranno quasi 4 mila gli atleti pronti ad invadere pacificamente Treviso, ma dietro di loro, fondamentali per la riuscita dell’evento, sono pronti a muoversi oltre novecento volontari. Una macchina organizzativa che da mesi lavora senza sosta e che si occupa di molte mansioni, dal primo fino all’ultimo minuto della gara. “A loro – ha detto l’amministratore Zanetti – va il nostro ringraziamento speciale, così come allo staff di Treviso che ci è stato messo a disposizione”.
Ancora non si sa chi saranno i vincitori della gara maschile e femminile che taglieranno per primi il traguardo tra gli applausi del pubblico, ma non è più un mistero il trofeo di cristallo che alzeranno al cielo: a realizzarlo, anche quest’anno, è stato il maestro del vetro Marco Varisco.
Accanto al grande evento agonistico della Treviso Marathon, valida come campionato italiano individuale di maratona master Fidal e come campionato italiano US Acli, non mancherà anche quest’anno la Moohrun. La corsa, celebre per l’ormai iconica maglietta pezzata, propone due percorsi di tre chilometri e mezzo e di dieci chilometri: tracciati meno impegnativi e adatti anche per i più piccoli.
Divertimento, senza però dimenticare di fare del bene agli altri: parte del ricavato raccolto sarà infatti devoluto alle associazioni benefiche “Advar Onlus” e Una mano per un sorriso – For Children” di Treviso e “Un cuore per tutti” di Marghera.
(Fonte: Giada Fornasier © Qdpnews.it).
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