Benazzi: “Regione e Azienda Zero confermano di voler mantenere al massimo livello la dotazione di mezzi di soccorso. Sarà potenziato anche l’organico del Suem con dieci infermieri e un medico”
Sono in arrivo infatti nell’Ulss 2 diciannove nuovi mezzi di soccorso. Sedici i veicoli che arriveranno grazie alla gara centralizzata di Azienda Zero: quattordici saranno ambulanze urbane e due automediche.
A queste andranno ad aggiungersi altre tre ambulanze, acquistate direttamente dall’Ulss 2, previa autorizzazione regionale: due saranno destinate al Suem di Treviso, 1 al Pronto Soccorso di Castelfranco.
A dare la notizia il direttore generale, Francesco Benazzi, che ha fatto il punto sulla situazione dei mezzi di soccorso nell’Ulss 2, affiancato dal direttore sanitario, Livio dalla Barba e dal dottor Paolo Rosi, direttore del Suem 118.
“Alla Regione e ad Azienda Zero va il nostro ringraziamento per aver confermato, con questa assegnazione di mezzi, di voler tenere al massimo livello il parco tecnologico delle aziende sanitarie – ha sottolineato Benazzi -. I veicoli assegnati serviranno in parte a rinnovare la nostra dotazione attuale, che conta complessivamente su 53 mezzi, e in parte a potenziarla ulteriormente. Oltre a un potenziamento del parco macchine è previsto anche un rinforzo dell’organico, con l’arrivo di 10 infermieri e 1 medico che andranno ad affiancare le 84 unità attualmente in forze al Suem”.
“Quelle che arriveranno saranno della ambulanze di ultima generazione, vere e proprie unità mobili di rianimazione in grado di assistere anche i pazienti in acuto – ha precisato Dalla Barba -. Andranno a inserirsi nella rete attiva a livello territoriale, rete concepita per arrivare in tutte le località della provincia nel minor tempo possibile”.
“Le nuove ambulanze avranno le più moderne dotazioni tecnologiche e strumentali, tra cui va ricordata la presenza del compressore cardiaco, molto importante per poter praticare massaggi cardiaci prolungati sul paziente anche durante il trasporto”, ha ricordato Rosi.
I diciannove nuovi mezzi andranno a supportare un’attività, quella della gestione delle emergenze sul territorio, che ha visto, nell’arco di un ventennio, un incremento dell’80,9% dell’attività: si è passati, infatti, dai 27.350 interventi del 1998 ai 49.485 del 2018.
Elevatissima, anche l’attività della Centrale operativa del Suem, che ha gestito, lo scorso anno, 107.171 chiamate, con un incremento del 5% rispetto al 2018.
Lo studio che ha preceduto la maxi gara che ha portato all’acquisto di 147 veicoli da suddividere tra le varie aziende sanitarie, aveva evidenziato, infatti, una situazione di eterogeneità relativamente al parco mezzi di soccorso tra le varie Ulss.
“Questa gara – fa notare il presidente della Regione Luca Zaia – è unica in Italia sia per i grandi numeri dei mezzi, sia per l’elevatissimo standard qualitativo che abbiamo richiesto e ottenuto, investendo un cifra importante, ma riuscendo anche a risparmiare 2 milioni di euro che reinvestiremo all’interno del sistema. Migliorare risparmiando si può: è un messaggio che spero venga presto recepito in tutta Italia, alla quale mettiamo a disposizione volentieri la nostra esperienza di best practice”.
“Con questa operazione -continua Zaia – andiamo a rafforzare il parco mezzi di un sistema Suem 118 che sforna ogni anno dei record nazionali, relativamente alla popolazione assistita. Il report sull’attività 2019, appena elaborato, dice che elicotteri, ambulanze, auto mediche e sanitari hanno compiuto 369.610 missioni e che le sale operative 118 hanno gestito 669.670 chiamate. Più di mille missioni al giorno testimoniano di una macchina gigantesca, ben organizzata, altamente professionale, capace di arrivare in tempo ovunque e di salvare tante vite. Ne siamo orgogliosi e siamo grati a tutti gli operatori che ogni giorno volano e corrono in aiuto di chi sta male”.
Le ambulanze acquistate, di ultima generazione, vedono la presenza di barelle elettriche e di sistemi di trasporto pediatrico. La barella elettrica porta più di 300 kg e consente maggior comfort del paziente, maggiore sicurezza fisica per gli operatori, sia nel carico scarico che nel trasporto.
I mezzi sono dotati anche di sedia scendiscale con cingoli, per consentire un agevole trasporto in sicurezza da parte degli operatori. Le auto mediche sono, invece, station wagon per consentire una maggiore capacità di carico, e a trazione integrale con cambio automatico, in versione off-road, in modo da consentire di raggiungere anche le zone più impervie.
La gara ha rappresentato un unicum a livello nazionale sia per l’ampio quantitativo di veicoli messi a gara sia per l’elevatissimo standard richiesto e ottenuto per i mezzi.
(Fonte: Redazione Qdpnews.it).
(Foto: Ulss2 Marca Trevigiana).
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