Ulss2, “Ti chiamiamo noi”: dalla prossima settimana nuova gestione delle chiamate e prenotazione degli esami del sangue

A partire dalla prossima settimana ci saranno delle novità riguardanti la gestione delle chiamate agli sportelli dell’Ulss2 e il sistema di prenotazione degli esami del sangue: l’aumento delle telefonate agli operatori, infatti, ha indotto l’Ulss2 stesso a concepire un nuovo sistema organizzativo in tal senso, in modo da evitare lunghe attese alla cornetta per gli utenti.

Si chiama “Ti chiamiamo noi” il nuovo progetto grazie al quale, tramite l’inserimento dei dati e del numero di telefono in un apposito portale, si potrà scegliere la data e l’orario in cui si desidera essere richiamati dall’operatore.

Per l’utenza più anziana, magari sprovvista di computer, potrà inserire i dati qualcun’altro, non essendo richiesto nessun estremo del documento.

Andrà a sgravare quelle che sono le linee telefoniche“, ha commentato il direttore generale dell’Ulss2 Francesco Benazzi, il quale ha annunciato come sia stato messo a punto un sistema di prenotazione per gli esami del sangue.

Sul fronte delle visite specialistiche, invece, a partire dai primi di maggio è stata riprogrammata la metà delle prestazioni che erano rimaste in sospeso, per questo d’ora in poi verranno privilegiate le televisite di controllo: whatsapp, Skype, Google meet sono alcuni dei sistemi che saranno sfruttati per consentire ai medici di poter stare vicino ai propri pazienti.

Tramite il Servizio informatico dell’Ulss2 sono stati fatti degli approfondimenti, da cui è emersa l’idea di creare un fascicolo sanitario elettronico del paziente il quale, su autorizzazione del paziente stesso, potrà essere consultato dallo stesso specialista.

Abbiamo puntato molto sulle visite di controllo – ha dichiarato Benazzi – e si tratta di un sistema di prosecuzione delle attività sul campo che erano già in corso“.

Sul fronte dei contagi, invece, su 63 strutture per disabili testate, non c’è stato nessun caso positivo. Al momento 40 persone si trovano in sorveglianza domiciliare, mentre circa 350 tamponi al giorno vengono effettuati alle categorie a rischio, come medici e farmacisti, mentre altri tamponi sono riservati alle segnalazioni ricevute dai medici di famiglia.

In ospedale, invece, fino al 1° settembre sarà possibile fare visita agli ammalati, compresi i ricoverati nei reparti di Geriatria e Medicina, ma soltanto su appuntamento: l’orario delle visite è fissato alla fascia oraria delle 19-20, tutti i giorni. Un sistema concepito per diluire le visite e, di conseguenza, scongiurare il rischio di assembramenti.

Per quanto riguarda il personale medico, solamente 5 persone, tra medici e personale sociosanitario, sono al momento a casa per Covid-19.

(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
(Foto: Qdpnews.it © Riproduzione riservata).
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