“I poveri non esistono” è il titolo del reportage di Riccardo Iacona, storico conduttore di “Presa diretta”, andato in onda su Rai 3 nel corso dell’ultima stagione del programma e che è valso al giornalista Rai la vittoria nella prima sezione del Premio Goffredo Parise per il reportage.
Si stima che in Italia circa 5 milioni e mezzo di individui vivano in povertà assoluta, e la cifra, dopo lo shock della pandemia e l’aumento dell’inflazione, tende ad aumentare. Icona ha compiuto un viaggio da nord a sud, documentando, si legge nella motivazione del Premio, “una delle questioni emergenti del nostro Paese, con passione, spirito libero e con quell’amoroso tocco che era la cifra distintiva dei reportage di Parise”.
“I poveri non esistono nell’agenda politica del Paese e nel dibattito politico- ha commentato Iacona a Treviso in occasione delle premiazioni al Teatro Mario del Monaco -, non esistevano prima e continuano a non esistere perché la povertà viene considerato un fenomeno di periferia economica”.
Non solo il “depresso Sud”, fra gli aspetti più interessanti del lavoro del reporter emerge la povertà radicata anche nell’operoso nord Italia. “Questa povertà, non meno significativa di quella che troviamo al Sud, è interessante da analizzare perché è prodotta non da una mancanza di lavoro, ma dal fatto che il lavoro viene pagato sempre e sempre di meno – prosegue Iacona – . Prendiamo l’esempio di Milano, una città che è cresciuta molto dal punto di vista del PIL ma dove allo stesso tempo si registra anche una crescita del 30% di occupati sotto la soglia di povertà, ovvero con un reddito al di sotto dei 10.000 € all’anno”.
A vincere la sezione speciale del premio dedicata agli studenti dell’Università Ca’ Foscari di Venezia è stato Folco Ferraris, studente di lingua cinese che ha conquistato la giuria – formata dalla rettrice dell’Università Tiziana Lippiello e da prestigiose firme del giornalismo fra cui Attilio Bolzoni, Toni Capuozzo e Aldo Cazzullo – con il suo elaborato dal titolo “La retorica del sogno cinese tra un passato di umiliazione e un futuro al centro del mondo”.
Non ha potuto presenziare alla cerimonia di premiazione al Teatro Mario del Monaco Brunello Cucinelli a cui è andata la prima edizione della sezione speciale del Premio Parise dedicata all’Impresa Umanistica. La figlia Carolina, co-presidente, co-direttrice creativa e membro del consiglio di amministrazione dell’azienda del noto imprenditore, ha ritirato il riconoscimento sostenuto dalla Camera di Commercio Treviso-Belluno/Dolomiti conferito a Cucinelli “per aver creato un modello imprenditoriale che concilia in maniera esemplare l’etica con il profitto”.

Pioggia di premi per gli alunni dei licei trevigiani
Proprio nella sede della Camera di Commercio si sono svolti i corsi della Scuola di Reportage rivolta agli alunni degli Istituti scolastici trevigiani che si sono misurati con il reportage inchiesta e il reportage narrativo a tema “ambiente” dopo aver seguito le lezioni di volti noti del giornalismo quali Lisa Iotti della redazione di Rai 3 “Presa diretta”, Lorenzo Cremonesi de Il Corriere della Sera e Riccardo Staglianò del Venerdì di Repubblica.
“Questa collaborazione e sostegno al premio Goffredo Parise e alla Scuola di Reportage, che ho avuto il piacere di ospitare nella sede camerale, forma i giovani sul senso critico e di analisi approfondita dell’informazione segna un bilancio assolutamente significativo – ha evidenziato il presidente della Camera di Commercio di Treviso-Belluno/Dolomiti Mario Pozza – . Abbiamo dato attenzione al Premio Goffredo Parise considerandolo un importante asset che ha il vanto di relazionarsi con i big di fama internazionale dell’informazione e della cultura, portando quell’energia e quel dinamismo che fa bene al nostro territorio, ai giovani e alle imprese. Oggi, infatti, più che mai è di assoluto valore strategico avere nuove visioni, sapere, avere capacità di discernimento per distinguere la buona dalla falsa informazione, per promuovere e farsi conoscere nel mondo, quale eccellenza di valori di cultura d’impresa che è la nostra realtà”
Per il reportage d’inchiesta si è aggiudicato il primo premio Giovanni Pezzutto del liceo “Leonardo da Vinci” di Treviso con ‘Il Circolo virtuoso”; il secondo premio è andato a Caterina Orso del liceo “Antonio Scarpa” di Oderzo con “Evtol, via alla terza dimensione della mobilità”. A Pietro Tomba, studente del “Da Vinci” è andato il primo premio “Le nutrie: una battaglia infinita” nella sezione del reportage narrativo; al secondo posto nella medesima sezione, si è piazzata Biancamaria Adelaide Clamar del “Collegio Vescovile Pio X” di Treviso con “The Ocean Cleanup: una storia di sogni e follie e prezzi da pagare”; alla studentessa dello stesso istituto Elena Dalla Cia è andato il terzo premio per l’elaborato “Mountain Sound”.
Il Premio Goffredo Parise e la Scuola di Reportage nascono dall’iniziativa di Antonio Barzaghi, direttore artistico e Maria Rosaria Nevola, coordinatrice della Scuola, con il sostegno sono sostenuti della Regione del Veneto, della Provincia di Treviso, della Camera di Commercio e dai Comuni di Treviso, Ponte di Piave, Oderzo e Salgareda il cui sindaco Andrea Favaretto è presidente del Premio, con il patrocinio fin dalla prima edizione del Ministero della Cultura, dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti e dell’Ordine dei Giornalisti del Veneto.
(Foto e video: Qdpnews.it © riproduzione riservata – Camera di Commercio Treviso – Belluno/Dolomiti).
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